
Una foto di repertorio di turisti nel Mugello
Sulla legge toscana sul turismo, approvata dal consiglio regionale e peraltro impugnata dal Governo, il sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti ha qualcosa da ridire. "Nella nuova legge regionale – spiega -, si prevede che determinate strutture necessitino di un cambio di destinazione urbanistica. In pratica cambia la categoria catastale". Un tema emerso anche durante un recente convegno tenutosi al Palazzo dei Vicari di Scarperia, su iniziativa di Confcommercio Mugello, e al quale ha partecipato anche il sindaco di Scarperia e San Piero. "Le preoccupazioni emerse dalla platea – nota Enrico Paoli di Confcommercio – si sono incentrate sulla norma regionale che prevede per gli esercizi esistenti, l’obbligo di cambio di destinazione d’uso dell’immobile entro il prossimo anno, mentre le strutture non professionali già esistenti potranno continuare a esercitare anche se non si convertiranno a impresa. Invece affittacamere e bed & breakfast nuovi potranno esercitare solo in forma imprenditoriale, obbligati così a fare il cambio di destinazione d’uso".
E questo creerà dei vincoli che molti operatori preferirebbe evitare. Questione importante, perché questo tipo di recettività è la più diffusa in Mugello, con centinaia di affittacamere e B&b. Ma la questione posta dal sindaco Ignesti è ancora un’altra, e riguarda i Comuni.
"Al di là del fatto che la previsione di far rimanere come sono le strutture esistenti non professionali e di obbligare chi inizia ora a costituirsi in impresa, crea di fatto una concorrenza poco leale – dice Ignesti -, il cambio di destinazione d’uso ha una conseguenza anche sull’IMU e sul gettito destinato ai Comuni. Nella categoria A, nella quale rientravano le strutture non alberghiere, il Comune incassa totalmente l’IMU, mentre nella categoria D2, riferita alle strutture ricettive, il 7,6 va allo Stato, mentre il Comune incassa solo l’eventuale eccedenza rispetto a questa aliquota. Risultato, una minore entrata per i Comuni." Il sindaco ricorda che questa situazione, nel proprio comune, riguarda 20 strutture, mentre sono 83 a livello mugellano. "Se questa diminuzione si somma ai notevoli tagli ai bilanci comunali che vengono dal Governo – dice preoccupato Ignesti -, facendo diminuire le entrate correnti, per i comuni è una difficoltà in più". Su questo rischio di diminuzione del gettito IMU ai Comuni, il sindaco di Scarperia e San Piero ha giù bussato alle porte della Regione e non solo: "Ho interloquito con l’assessore regionale, che ha preso in considerazione la questione, ho sensibilizzato anche l’Anci, in merito a questo tema".
Paolo Guidotti