MANUELA PLASTINA
Cronaca

Turismo, il settore regge gli scossoni. Lieve flessione, ma mancano gli eventi clou

Il sindaco Lazzerini "Le iniziative permettono di allungare la stagione e aumentare i visitatori".

A Impruneta il turismo è restato mediamente stabile. rispetto alle scorse stagioni

A Impruneta il turismo è restato mediamente stabile. rispetto alle scorse stagioni

È ancora presto per fare un bilancio turistico per Impruneta: mancano i dati di settore, che verranno poi analizzati nell’ambito territoriale extracomunale. Ma soprattutto mancano tutti gli eventi clou di Impruneta, quelli che attraggono turisti e persone da fuori città e che si svolgono tra settembre e novembre, a partire dalla Festa dell’Uva e dalla Fiera di San Luca, ma anche il Peposo Day e Frant’olio.

"Sono tutte iniziative – sottolinea il sindaco Riccardo Lazzerini – che permettono di allungare la stagione turistica sul territorio e che hanno un richiamo che va anche oltre i confini nazionali. Ai dati della ricettività del trimestre giugno-agosto, a Impruneta potremo anche abbinare quelli di settembre-novembre".

Se la percezione è che quest’anno sul territorio comunale, come in tutto il Chianti e anche a Firenze, i dati del turismo siano stabili se non in lieve flessione, le strutture ricettive imprunetine hanno comunque registrato spesso il tutto esaurito. Ma al di là dei numeri, dice Lazzerini, "dobbiamo fare una valutazione degli eventi. Stiamo cercando di riportare Impruneta ai fasti degli anni ’90, quando la programmazione nata sotto il nome di "Sali al pozzo" era tale per cui la sera uscivi di casa o venivi a Impruneta sapendo che comunque qualcosa ci sarebbe stato da fare e per divertirsi".

Il calendario coordinato "ha portato alcuni grandi successi a fronte di alcune iniziative un po’ fiacche. Studieremo i singoli casi per portare tutti a un livello alto di partecipazione".

Ora che "a Impruneta c’è una piazza vera", l’obiettivo è riproporre l’entusiasmo della cena dei rioni che ha aperto la Festa dell’Uva. "Mi sono commosso nel vedere tutte quelle persone e tanti giovani". Hanno avuto successo sul fronte presenze i luoghi della cultura, con la conferma del Museo dell’Uva, l’apprezzata novità della Pagoda dell’associazione Paolieri, la riapertura del Museo della basilica e le tante iniziative di socialità nelle frazioni, a partire da Tavarnuzze. "Ora diamo il massimo per i prossimi eventi" invita Lazzerini, con l’obiettivo futuro "di agganciarsi all’area del Chianti, di cui siamo per conformazione geografica parte, non solo la "porta del Chianti"".