LISA CIARDI
Cronaca

Turismo, il dado è tratto. In vigore le nuove regole. La palla passa ai Comuni

Da oggi diventa possibile individuare aree in cui definire criteri e limiti per lo svolgimento delle attività di locazione breve

Turisti in centro

Turisti in centro

Firenze, 9 gennaio 2025 – Entra in vigore, da oggi, il Testo unico del turismo della Toscana. Votato dal Consiglio regionale dopo una lunga maratona prenatalizia (con il sì di Pd, Iv, M5S, l’astensione della Lega e 2 no di Fdi; assente Forza Italia), il documento è stato pubblicato ieri sul Burt e da oggi può essere applicato, con tutte le novità previste per le attività ricettive e di trasporto, la promozione turistica e i diritti dei viaggiatori. Ma, soprattutto, con il primo (e discusso) tentativo regolamentare gli affitti brevi a fini turistici. Nell’articolo 59, il Testo prevede infatti che i Comuni a più alta densità turistica (90 quelli così classificati in Toscana) e tutti i capoluoghi di provincia, possano “con proprio regolamento, individuare zone o aree in cui definire criteri e limiti specifici per lo svolgimento, per finalità turistiche, delle attività di locazione breve”.

Qui, l’attività di locazione breve, sarà subordinata “al rilascio al locatore di un’autorizzazione quinquennale per ciascuna unità immobiliare” e i Comuni potranno stabilire un limite massimo di autorizzazioni per zone. Prevista una moratoria a tutela (almeno parziale) di chi ha già investito nel settore. Saranno infatti esclusi dai limiti “per un periodo non inferiore a tre anni e non superiore a cinque, gli immobili e le unità immobiliari già destinati, nel 2024, all’attività di locazione breve”. “Il Testo unico – ha detto Gianni Anselmi (Pd), presidente della commissione Sviluppo economico – dà finalmente ai Comuni la possibilità di regolamentare un fenomeno che non intendiamo contrastare, ma che va governato. Non è vero poi che consentiamo agli alberghi ciò che vietiamo agli host, ovvero di utilizzare unità immobiliari residenziali, visto che nel loro caso è comunque previsto un cambio di destinazione d’uso”.

Ma anche se il tema Airbnb e affitti turistici ha monopolizzato il dibattito, il Testo unico tocca molti altri temi. Per le strutture ricettive, per esempio, si prevede l’accorpamento di norme comuni e omogenee nelle varie categorie e si conferisce dignità autonoma alle strutture all’aperto (campeggi, villaggi, aree camper e marina resort). Per gli alberghi, è stata introdotta la possibilità di utilizzare alcuni locali (non oltre il 40%) per attività di smart working e di associare appunto nella gestione civili abitazioni, purché nelle vicinanze e nei limiti del 40% della capacità ricettiva.

La Regione e i Comuni potranno prevedere agevolazioni per gli alberghi a 1 o 2 stelle che stipuleranno convenzioni con università, istituti, aziende e strutture sanitarie, imprese. La legge prevede poi modifiche alla disciplina degli stabilimenti balneari e delle agenzie di viaggio.