di Emanuele Baldi
Regole in ballo ci verrebbe da scrivere giocando un po’. Ma forse non è (ancora) il caso di giocare con il Covid che agisce sottotraccia pronto a infilzarci alla prima distrazione. Stupiscono quindi, e non poco, i filmati realizzati venerdì notte da alcuni esponenti del centrodestra di Palazzo Vecchio in una nota discoteca fiorentina. Immagini, difficili da contestare, di centinaia di ragazzi scatenati in pista, ovviamente senza mascherina.
Premessa nota ma doverosa: ancora il Comitato tecnico scientifico non si è espresso sulla riapertura delle discoteche. Si può, certo, frequentare locali notturni. Ma i balli, e in generale gli ’incontri ravvicinati’ sono al momento banditi per timore di nuovi contagi. Per questo quello che hanno visto e filmato i consiglieri comunali della Lega, rispettivamente il vicepresidente dell’assemblea di Palazzo Vecchio Emanuele Cocollini ed il presidente della Commissione di controllo Antonio Montelatici induce a una riflessione.
"Quella che abbiamo trovato e documentato venerdì sera al Blanco era una situazione sconvolgente – denunciano i due esponenti leghisti – centinaia di persone che ballavano senza alcun distanziamento, senza mascherina". "Per non parlare – aggiungono poi – del volume della musica che toglie il sonno ai residenti di Rovezzano".
"Siamo al fianco degli imprenditori ma riteniamo inaccettabile che un locale violi così palesemente quelle stesse norme che costringono a restare chiusi decine di altri esercizi commerciali, molti dei quali rischiano di non riaprire più" spiegano ancora aggiungendo: "Abbiamo doverosamente allertato la Polizia municipale che ci ha risposto che non sarebbe intervenuta: l’auspicio è comunque che si intervenga per riportare la situazione alla normalità". Abbiamo provato ieri a metterci in contatto con i responsabili del locale ma senza successo.
Ma il caso segnalato dai consiglieri del centrodestra non è isolato. Sui social, ad esempio, si sprecano le denunce di cittadini che lamentano assembramenti ogni sera nelle piazze, specie in periferia, dove decine di giovani sembrano prendere di nuovo con troppa ’leggerezza’ la questione pandemia. Pandemia che, è bene tenerlo presente, sebbene abbia perso colpi su colpi negli ultimi mesi resta ancora, per ovvie ragioni, il nemico pubblico numero uno. Che ci ha insegnato – e dovremo averlo capito – quanto può far male.