Firenze è un set a cielo aperto. Si sono tenuti nella giornata di ieri, in piazza Madonna della Neve i casting per la nuova serie tv del regista Stefano Sollima, organizzati dalla società Scena 1. Ma di che cosa tratterà questa nuova serie tv? Nonostante sia ancora tutto avvolto nel mistero si vocifera possa parlare di uno dei casi di cronaca nera più occulti della storia d’Italia: Il Mostro di Firenze. Si sono presentati centinaia e centinaia di candidati compresi tra 18 e 75 anni e la città è pronta a conquistare nuovamente il piccolo schermo, offrendo a diverse generazioni la possibilità di toccare con mano il mondo della tv.
C’è chi è stato spinto dalla curiosità, chi per arricchire il proprio bagaglio culturale e formativo e chi invece per passione, nascosta per anni da scelte di vita diverse. "Sono venuta con le mie amiche principalmente per divertimento, mi piace l’idea di poter anche solo vedere da vicino come funzionano i retroscena di un set cinematografico con un regista d’eccellenza come Sollima – il mondo dell’intrattenimento mi ha sempre affascinata" racconta Martina Massini, 23 enne.
Tra i ragazzi più giovani si respira la stessa aria di spensieratezza e curiosità, con un pizzico di agitazione nell’attesa del proprio turno. "Non sappiamo niente riguardo al tema del nuovo progetto, se non le linee guida che ci hanno mandato per quanto riguarda l’aspetto estetico, capigliatura, e tatuaggi non visibili – afferma Edoardo Zanasi 21 enne – da quello che ho visto, immagino possa riguardare l’epoca degli anni ’70. Ho partecipato già un’altra volta con questa agenzia e la reputo un’esperienza interessante" conclude.
Dall’energia giovanile all’esperienza, tutti si lanciano in questa avventura, come nel caso di Carmela Miglionico, 65 anni: "Sono iscritta da anni a un sito di comparse della Toscana. Ho già partecipato alle riprese di un film, nelle campagne fiorentine, è sicuramente un modo per passare il tempo, poi se mi chiamano ben venga – non penso sicuramente a un futuro da attrice anche se ricordo Tina Pica che aveva sessant’anni quando iniziò a fare questo mestiere". Per la maggioranza dei candidati sembra essere un divertimento, uno svago, ma c’è qualcuno invece che dal proprio bagaglio personale rispolvera passioni non coltivate negli anni e che adesso con l’arrivo della pensione ha modo di alimentare. "Negli anni il cinema è sempre stato il mio desiderio, ho lavorato diverse volte come comparsa fuori Firenze e adesso che il tutto si svolge a casa mia ci tengo ancora di più a partecipare – racconta Roberto Mati 67enne – sono un pensionato, il tempo non mi manca e la passione neanche, appena ho avuto la possibilità mi sono dedicato a riaprire qualche cassetto chiuso da anni e riprendere in mano ciò che per la famiglia avevo soltanto messo da parte, ma mai dimenticato".
Linda Coscetti