Stefano Grifoni
Cronaca
Editoriale

Tutti i sentieri della nostra vita

Firenze, 6 aprile 2024 – I sentieri che percorriamo durante la nostra esistenza ci spingono ad investire energie fisiche e spirituali persino quando tutto sembra fermo e irrisolto, per l’assenza di un affetto fondamentale come l’amore altrimenti destinato ad essere dimenticato. Alcuni sentieri possono presentarsi facilmente percorribili, altri pieni di ostacoli dove, anche se con molta fatica, si possono creare condizioni che permettano di realizzare concretamente le nostre aspirazioni. Tutti i viottoli possono essere esplorati e non c’è viottolo che non faccia raggiungere ad una meta; il più difficile da percorrere è quello alla ricerca della verità.

Anche se per il raggiungimento di altri obiettivi la strada è breve occorre comunque far attenzione alle difficoltà, cercando di superarle prima che esse diventino degli impedimenti tali da rendere impossibile raggiungere il risultato. Il pericolo di smarrirsi incombe ogni volta su ogni essere umano e alcuni sentieri talvolta non portano da nessuna parte forse perché molte persone sono attanagliate dal sarcasmo e legate alle bassezze dell’animo umano.

La guerra è il più terribile esempio di distruzione sociale e le persone fragili ne pagano il prezzo più alto. Il sentiero della anzianità e della malattia è vissuto nella solitudine e spesso addirittura nell’abbandono. La malattia come una serpe è in agguato tra le sterpaglie della vita e il morso che può dare, lascia sempre un segno indelebile nell’anima. Come le storie dolorose di chi è proteso verso qualcosa di autentico, la malattia porta con sé le ferite inferte al corpo e alla mente. La malattia arriva all’improvviso. Quando questo accade ti fa ricordare i dolori, le preoccupazioni e i sentimenti di chi te la raccontava quando ancora non credevi nemmeno che esistesse.

E’ un sentiero che si inoltra tra vegetazioni spesso selvatiche, è una esperienza inquietante, una strana condizione, fatta di tristi momenti ma anche di felicità che non è incompatibile con la sofferenza. Il futuro appare imprevedibile, con scenari inimmaginabili, dai quali non va escluso il dramma della morte. Del resto come qualcuno ha scritto "non si può toccare l’alba se non si sono percorsi i sentieri della notte".