SANDRA NISTRI
Cronaca

Tutti i "Tipi" di Ciufoli: "L’essere umano? Una gag"

L’attore oggi al Teatro Manzoni con un recital comico antropologico "Dal timido all’eroe: carrellata di profili per ridere delle nostre debolezze".

Da 43 anni il palco di un teatro rappresenta la sua ‘seconda casa’ prima con l’Allegra Brigata, poi, a lungo, con la Premiata Ditta fondata con Pino Insegno, Francesca Draghetti e Tiziana Foschi e, ormai da molti anni, come unico protagonista. Roberto Ciufoli tornerà nuovamente al Teatro Manzoni di Calenzano, questa sera alle 21,15, come mattatore in "Tipi" un recital comico antropologico scritto e diretto da lui con la collaborazione di Jacopo Rosso.

Ciufoli che spettacolo è Tipi?

"È una carrellata di tipologie umane più che personaggi: sono figure reali, vado a descrivere ad esempio lo sportivo, il pigro, l’ubriaco, addirittura l’eroe e il supereroe fino ad arrivare all’innamorato ed è l’occasione per mostrare archetipi nostri, dell’essere umano. Ognuno ha un comportamento, un movimento, un linguaggio del corpo suo e ognuno di questi tipi è collegato un monologo, oppure un dialogo con il pubblico, una canzone o una poesia. Sull’indeciso, per esempio, c’è Shakespeare, con Amleto ma con un pezzo insolito, invece del famoso ‘Essere o non essere’ si parla di Yorick, il vecchio buffone di corte. Mi diverto molto a fare questo spettacolo, il pubblico entra in questo divertimento proprio perché non ha uno stile soltanto ma lo stile è il mio nell’affrontare cose diverse".

C’è un tipo particolarmente surreale che descrive?

"Diciamo che forse c’è una situazione: un incontro molto divertente, in farmacia, dove si trova un tipo estremamente timido e il coatto e tutti e due devono affrontare un’impresa che per uno è insormontabile e per l’altro un vanto, l’acquisto, cioè, di preservativi. Il timido è estremamente imbarazzato mentre il coatto esagera nel senso opposto e il contrasto è molto divertente".

E un tipo che proprio lei non riesce a sopportare?

"No, in realtà mi stanno tutti simpatici perché ognuno ha la sua difficoltà d’essere, l’ansioso per esempio ma anche l’innamorato. Si ride delle debolezze che ci accompagnano".

Prossimi impegni?

"Sto preparando un nuovo musical ‘Neverland’ in cui dismetto i panni del cattivo Scrooge, indossati in ‘A Christmas Carrol’ che stiamo portando avanti con grande successo dal 2018, per indossare quelli di Capitan Uncino nella storia di Peter Pan. Il teatro, in questo momento, resta la prima scelta".

E l’esperienza all’Isola dei famosi come è nata?

"È nata in conseguenza della pandemia: due anni fa sono partito per l’Isola nel periodo della chiusura dei teatri proponendomi volontario, nella difficoltà reale, per una cosa che mi avevano proposto e non avevo mai fatto. Alla fine posso dire anche di aver vissuto un’esperienza interessante per alcuni punti".