Manca praticamente un anno, ma a parte una manciata di posti qua e là, il concerto del maestro Riccardo Muti del 19 dicembre prossimo è praticamente esaurito.
Volano le prenotazioni al Teatro del Maggio per gran parte della programmazione del 2025, evidenziando che un’ampia anticipazione del cartellone piace e consente al pubblico di fare scelte a lungo termine.
L’attesa per la direzione di Muti conferma l’affetto, oltre che la stima, tra Firenze e il maestro ravennate. Un legame iniziato nel lontano 1968, quando il principe della bacchetta era un giovane direttore già con grande personalità, tanto da restare direttore principale e direttore musicale del Maggio fino al 1980.
Per l’appuntamento del 19 dicembre 2025 Muti porterà un programma con Franz Schubert Sinfonia n. 8 in si minore D. 759, Incompiuta; e Luigi Cherubini Requiem in do minore per coro misto e orchestra. Tutto ciò, in Sala Grande, in occasione dei 50 anni dalla morte di Vittorio Gui, colui che nel 1928 formò la Stabile Orchestrale Fiorentina, spostando sua la residenza da Roma a Firenze. Nel 1933 fondò poi il Maggio Musicale Fiorentino che diresse fino al 1936. Non a caso davanti al teatro esiste già via Vittorio Gui. Ma prossimamente la Fondazione del Maggio valuterà la proposta di intitolare la Sala Grande del teatro proprio a colui che creò la prestigiosa istituzione musicale, diventata celebre in tutto il mondo.
Olga Mugnaini