"Tutti sapevano che quell’uomo è violento"

Un uomo con precedenti ha sequestrato due operatori al centro di salute mentale di Montedomini a Firenze, minacciandoli con un coltello. La psichiatra coinvolta ha raccontato l'episodio, sottolineando la pericolosità dell'aggressore noto alle autorità.

"Tutti sapevano che quell’uomo è violento"

Un uomo con precedenti ha sequestrato due operatori al centro di salute mentale di Montedomini a Firenze, minacciandoli con un coltello. La psichiatra coinvolta ha raccontato l'episodio, sottolineando la pericolosità dell'aggressore noto alle autorità.

Sequestrati e tenuti sotto la minaccia di un coltello. Si discute ancora sull’episodio avvenuto giorni addietro al centro di salute mentale di Montedomini a Firenze. Nel mirino di un balordo, un 50enne con alle spalle una lista infinita di precedenti, sono finiti un infermiere e una psichiatra, la dottoressa Martina Moneglia. "Il 50enne che ci ha sequestrati – ha detto la dottoressa al nostro giornale - è noto da tempo sia alle forze dell’ordine che ai servizi sanitari. E’ stato protagonista di episodi di violenza ben noti a tutti. Non era impossibile prevedere che sarebbe venuto anche da noi con l’intento di metterci in pericolo".

E’ riuscito a entrare nel centro aperto da meno di tre settimane seguendo un paziente. Poi è arrivato fino in infermeria dove ha trovato la dottoressa, che in quel momento non era di turno, un altro medico, un infermiere, un operatore sanitario. L’uomo avrebbe cominciato a blaterare all’indirizzo della psichiatra, che a quel punto ha provato a mettere in atto con l’infermiere le tecniche per ‘smontare’ la sua collera. Lo ha portato in uno degli uffici, gli ha detto di accomodarsi. Una volta nell’ufficio, il 50enne ha estratto un cacciavite e un coltello. "Quando ho visto il coltello mi sono alzata in piedi, lui mi ha detto ‘si sieda’. Io sono rimasta ferma; immobile, a subire minacce di morte, con quest’uomo armato che ci ha imposto la sua violenza per 45 minuti". E che a un certo punto si è alzato, ha preteso delle pillole dalle quali è dipendente, e se ne è andato. Fortunatamente non ci sono state conseguenze per i due operatori sequestrati.