Nell’annunciare l’addio al “4390“ – una delle due coop dei taxi del capoluogo – e la nascita di un terzo consorzio di auto bianche, Luca Tani, neo presidente di ItTaxi Firenze, aveva parlato di "svolta epocale per la città". E oggi se ne capiscono i motivi. Perché Tani, che con il Co.Ta.Fi e con il presidente del sindacato Uritaxi Claudio Giudici (amici di lungo corso ma oggi ai ferri corti), si è sempre battuto contro Uber, nelle ultime ore sembrerebbe aver fatto dietrofront.
Gli ex colleghi che ora fanno parte del “3131” – il numero sarà attivo dal Primo Gennaio – hanno infatti siglato un accordo con il servizio di mobilità Uber Taxi, che di fatto apre le porte di Firenze allo sbarco della tanto avversata società statunitense. E questa potrebbe essere una delle ragioni che ha determinato lo scisma nella Co.Ta.Fi., meglio conosciuta come “4390”. Una divergenza di vedute, insomma, che avrebbe convinto tredici tassisti a lanciarsi nel terzo polo del servizio pubblico su auto.
Va ricordato, comunque, che Uber era già presente in città con il servizio Black dal 2021, motivo, questo, di scontri al calor bianco tra i tassisti, cosiddetti tradizionali, e gli autisti dei mezzi privati. Ma come funziona il nuovo servizio Uber Taxi? Per richiedere una corsa è sufficiente inserire la destinazione direttamente dall’app Uber e scegliere il prodotto Taxi, per essere abbinati a un autista della piattaforma itTaxi. Da quel momento sarà possibile monitorare l’arrivo dell’auto sulla mappa e aspettare al punto di prelievo, appena sarà nelle vicinanze.
Un passaggio importante, prima di salire a bordo, consiste nel verificare che i dettagli della corsa (autista, modello dell’auto e numero di targa) corrispondano alle informazioni mostrate nell’app. Una volta giunti a destinazione, il pagamento, la cui tariffa è indicata dal tassametro, sarà semplice e avverrà direttamente attraverso la app. Infine sarà possibile valutare la corsa, per condividere il proprio parere sul servizio appena effettuato.
"L’arrivo di Uber Taxi a Firenze rappresenta una nuova opportunità di mobilità per utenti nazionali e internazionali, considerando che oltre 150 milioni di persone utilizzano l’app ogni mese nel mondo. Questo contribuisce a valorizzare ulteriormente il sistema di trasporti e i servizi turistici nel capoluogo fiorentino, visitati in particolare da utenti americani, inglesi e francesi, stando ai dati dell’app Uber", il commento del presidente di ItTaxi Firenze, Luca Tani. Si rafforza così il piano di espansione della partnership tra Uber e itTaxi: dopo i lanci nelle città del Veneto e Friuli-Venezia Giulia, con l’aggiunta del capoluogo, il servizio è ora presente in 12 città italiane.
E dopo giorni di silenzio, ieri, il presidente del “4390“ e del sindacato Uritaxi, Claudio Giudici, ha voluto dire la sua sia sul terremoto che ha interessato la cooperativa che guida che sull’arrivo di Uber a Firenze. "ItTaxi era un progetto nato per coinvolgere Co.Ta.Fi e dunque oltre 300 taxi, che doveva combattere Uber e tutte le altre multinazionali, che mirava ad unire tutti i tassisti. E invece cos’è oggi? Un progetto che a Firenze coinvolge, sì e no, 13 tassisti, un nuovo Consorzio che lavora per Uber, un elemento super-divisivo. Quindi, al di là del marketing e dei titoloni, i risultati, ad oggi, sono questi".