EMANUELE BALDI
Cronaca

Uccelli morti all’Isolotto. "Controllate l’aria"

Rogo della Silo, dopo la moria di pesci nella Greve segnalati numerosi volatili trovati in strada. E FdI chiede immediati controlli.

di Emanuele Baldi

Va un po’ meglio ma all’Isolotto chi ha il naso particolarmente vispo ancora dorme con le finestre chiuse. Perché quell’odore stuzzica le narici, le punge, rivolta lo stomaco.

I guai sono cominciati quando martedì all’alba le fiamme hanno devastato la Silo, l’azienda di San Bartolo a Cintoia che produce olii e acidi. Fin quasi a Ferraagosto l’aria è stata acre, calda e marcia, ora i cattivi odori si sono molto diradati ma, appunto, non scomparsi.

"La situazione è destinata a durare ancora per alcuni giorni" aveva fatto sapere d’altronde l’Arpat specificando tuttavia che "i materiali bruciati hanno portato a fumi densi e irritanti, ma presumibilmente senza elementi di particolare tossicità acuta che possano destare preoccupazione, se non persistente cattivo odore".

E mentre resta qualche apprensione relativa alle numerose coltivazioni presenti in questa fetta di città ("Al momento non ci sono elementi che facciano pensare a condizioni di tossicità e di pericolo per il consumo delle verdure, è comunque opportuno lavare con cura i prodotti prima del loro consumo" ha spiegato in una nota l’Asl) al mistero della morìa di pesci nella Greve, a due passi dalla fabbrica che Arpat non ha escluso possa essere collegata al rogo si somma ora l’inquietante serie di ritrovamenti di volatili morti in strada, ultimo un piccolo pappagallo.

Sulla questione chiede chiarimenti Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Palazzo Vecchio, che ha presentato un’interrogazione urgente al sindaco alla vigilia di Ferragosto.

"Certo che quello che è accaduto non è certo responsabilità dell’amministrazione comunale – premette l’esponente del centrodestra – ma gli abitanti dell’Isolotto e dei quartieri vicini hanno tutto il diritto di sapere cosa sta succedendo.

Nel documento Draghi chiede se "in seguito all’incendio sono state controllate o quando sarà controllate la qualità dell’aria e dell’acqua potabile e della rete idrografica nel raggio di un chilometro dal sito in questione. E poi "se ci sono stati sversamenti che superano le soglie di legge nei fossi o nel fiume Greve".

A sosetgno delle sue richieste Draghi sottolinea come già in passato "alcune lettere e comunicazioni dei residenti denunciavano la presenza di cattivo odore proveniente dalla fabbrica".