Colpevoli di omertà, colpevoli di indifferenza.
È colpevole chi ha ucciso Maati, 17 anni appena, nonostante l’aria da bullo ostentata sui social scimmiottando qualche rapper borderline. Sono colpevoli quanti lo hanno circondato (10-20 contro uno), quanti lo hanno picchiato mentre lui urlava di non aver fatto niente, chi lo ha accoltellato alla schiena come un vigliacco, mentre fuggiva solo e disperato in un’alba di festa, chi lo ha trascinato giù dall’autobus e prima gli ha inferto il fendente letale, mirando al cuore. E poi lo ha lasciato lì, agonizzante ma non ancora morto, ed è corso in casa a lavare il giubbino sporco di sangue sperando così di farla franca.
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