EMANUELE BALDI
Cronaca

Ue, continente al bivio: "Basta con 27 tipi di politica estera"

Lectio di Romano Prodi domani all’Università di Firenze. Vannino Chiti: "Agire singolarmente è solo uno spreco". .

Lectio di Romano Prodi domani all’Università di Firenze. Vannino Chiti: "Agire singolarmente è solo uno spreco". .

Lectio di Romano Prodi domani all’Università di Firenze. Vannino Chiti: "Agire singolarmente è solo uno spreco". .

La ’tempesta perfetta Trump’ che si è abbattuta sul Vecchio Continente – con i suoi rapporti di carta figli di equilibrismi continui e una strategia comune da sempre in modalità ’lavori in corso’ – ha sortito l’effetto di un secchio d’acqua gelida in faccia, con gli occhi dell’Europa costretti ad aprirsi su un mondo ribaltato: l’architrave Usa-Russia, l’Ucraina all’angolo, la Cina alla finestra. Urge un segnale forte. Se ne parlerà alla lezione Presente e futuro dell’Europa per il ciclo Una sola Italia? La sfida dell’autonomia che l’ex premier Romano Prodi terrà domani alle 16 al polo di Scienze sociali di Firenze. L’evento è promosso dall’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, presieduto da Vannino Chiti, insieme all’Università.

Chiti, le tensioni internazionali sono evidenti. Qual è la posizione dell’Europa?

"Il punto di partenza è uno solo. La democrazia oggi non può vivere solo nei confini nazionali. Occorre costruire anche una vera democrazia sovranazionale. Con Trump la geografia del mondo è stata sconvolta. E non parlo solo dei dazi, ma dell’Ucraina che ora sembra la responsabile della guerra, della Ue che pare sia stata creata, sono parole di Trump, per ’fregare’ gli Stati Uniti, con il nostro continente messo in un cantuccio nell’ambito dei nuovi rapporti Usa-Russia".

Come deve muoversi l’Ue?

"Organizzare una politica estera di difesa comune e non più 27 tipi di politica, tanti quanti gli Stati membri, una diversa dall’altra".

Prodi ha suggerito che l’Europa potrebbe dover aumentare il suo livello di armamento.

"Nel 2014 una commissione d’indagine stabilì che senza difesa comune non ci sarebbe mai stata una difesa efficiente. La difesa singola è spreco di risorse. E trovo assurde le polemiche sulla Giornata per l’Europa di sabato. In piazza ci saranno diverse sensibilità ma tutti dovremmo remare verso una democrazia europea compiuta. La spinta deve esser popolare, non solo governativa".

Gli Stati sovrani sembrano un ostacolo in questa fase.

"Lo sono. Non capiscono che le sfide chiave, dall’ambiente ai rapporti con le multinazionali, non si combattono da soli".

E l’Italia? Il ruolo della premier Meloni. E di Schlein?

"Nel governo le posizioni sono diverse. Guardi la Lega. Eppure tra i grandi principi che la storia ci insegna, soprattutto fino a poco fa praticati negli Usa, c’è quello della necessità di una coesione tra governo e opposizioni per essere forti in politica estera. Quanto a Schlein devo dire di ritrovarmi molto nella sua posizione di non dire no a una difesa comune, ma a riarmo nazionale, e di chiedere che le risorse vengano trovate proprio all’interno del capitolo militare. Senza sottrarle a sociale, istruzione o lavoro".

Veniamo un attimo alla politica locale. Il centrosinistra è in ritardo con la candidatura?

"Come osservatore mi pare che ormai il centrosinistra abbia il suo candidato nel presidente attuale. Mi auguro ci sia coesione sui programmi e solidarietà politica. E che il confronto tra sinistra e destra si svolga su quattro - cinque priorità per la Toscana. Così si favorisce la partecipazione dei cittadini".