Firenze, 13 gennaio 2023 - Il rialzo del biglietto degli Uffizi a 25 euro, che rischia secondo le associazioni di avere ricadute negative su tutta la filiera, sta creando diversi mal di pancia. "L’inatteso aumento è assolutamente inaccettabile per il settore del turismo organizzato. Chiediamo, almeno per le agenzie di viaggio registrate presso il concessionario, di rimandare di un anno l’entrata in vigore di un provvedimento che graverebbe interamente su di noi" si legge in una lettera aperta inviata da Fiavet Confcommercio Toscana alla Direzione delle Gallerie degli Uffizi e alla Direzione regionale dei Musei della Toscana. "Sono anni – sottolinea il presidente Pier Carlo Testa - che chiediamo di superare la tendenza all’improvvisazione in un mondo basato invece sulla programmazione: chi professionalmente costruisce l’offerta, per essere visibile sul mercato deve presentare le proposte ed i relativi prezzi già da luglio per la stagione successiva. Gli impegni presi sono contrattualizzati e non possono essere messi in discussione. Possiamo comprendere tutte le ragioni alla base della decisione, ma qualsiasi scelta va programmata con largo anticipo: il mondo del turismo vive di una economia articolata su tempi medio lunghi e non può essere alterata senza preavviso". Nella lettera Fiavet è chiara: "L’aumento - del 25% - del prezzo cadrebbe sulle spalle della già provata filiera dei tour operator e agenzie di viaggio. Si tratta dell’ennesimo duro colpo ad una categoria di importanza centrale per il governo dei flussi e per garantire la sostenibilità delle destinazioni. E di un altro regalo alle grandi multinazionali delle vendite dirette online".
Marco Verzì, presidente Federagit Confesercenti Firenze, non attacca l’incremento del prezzo ma le modalità: "Non si possono prendere simili decisioni senza preavviso. L’industria del turismo si sta preparando ora al 2024, occorre almeno un anno di tempo per organizzarsi e limitare i danni". "Cambiare i costi senza un opportuno preavviso non permette di quotare i propri servizi professionali nel modo congruo", è la critica di Irene Floris, presidente di Confartigianato Turismo di Confartigianato Firenze, che prosegue: "Per le agenzie che hanno già venduto dei tour che includono anche gli Uffizi è certamente una rimessa".
Comprensibile la necessità di aumentare il costo per i rincari energetici ma "avrebbe dovuto essere comunicata con anticipo e magari spalmata su un periodo più lungo, permettendo ai professionisti del turismo di programmare. Così facendo, in ordine sparso, perdiamo tutti, noi ma anche gli Uffizi". "In questo modo – conclude Giancarlo De Leo, presidente Cna Turismo Firenze - gli aumenti dell’ingresso dovranno essere assorbiti direttamente da tour operator e agenzie di viaggio: è impensabile ricontrattare oggi il costo dei pacchetti che includono la visita degli Uffizi. L’aumento è comprensibile ma bisognava comunicarlo con l’anticipo necessario per programmare la stagione".