"Giù la maledettissima gru. Verrà giù entro il prossimo anno, spero anche prima". Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde vuole mantenere gli impegni presi al momento del suo insediamento. La prima promessa l’ha mantenuta: "Non è stata una partita facile ma ci siamo riusciti: riapriamo il Corridoio Vasariano". Il tunnel aereo, progettato da Giorgio Vasari nel 1565, che collega il museo a palazzo Pitti sarà accessibile dal prossimo 21 dicembre (le prenotazioni dal 10 dicembre). L’evento sarà anticipato, il giorno prima, da un’iniziativa col ministro della Cultura, Alessandro Giuli. "È un impegno che avevo preso, al momento del mio insediamento, sulla base di considerazioni tecniche verificate prima di esprimermi – aggiunge – sarà riaperto al primo giorno utile e sarà presentato inizialmente ‘nudo’", ovvero senza allestimenti, "quindi come era alle sue origini. Faremo un’altra festa quanto tornerà anche l’allestimento". Verde rivendica il risultato ottenuto, tanto più alla luce degli ostacoli che ha dovuto gestire: "La riapertura non è stata una cosa scontata, perché le difficoltà che abbiamo affrontato in questi mesi sono state molto importanti, in particolare il reperimento dei materiali, il rialzo dei prezzi e anche gli usi e i costumi che si sono creati dopo il Covid sono stati fra gli aspetti più problematici. Oggi le aziende non producono più in stock, ma su richiesta". Per il Vasariano saranno previste visite ogni 15 minuti, per massimo 25 persone, dal martedì alle domenica (prima visita alle 10,15, ultima alle 16,35). Si accederà acquistando il biglietto della Galleria degli Uffizi con un supplemento speciale, al prezzo complessivo di 43 euro.
Il passaggio sopra il Ponte Vecchio è rimasto chiuso per otto anni per gli interventi di adeguamento alle norme di sicurezza. Adesso il passaggio – circa 750 metri dalla Gallerie delle Statue e delle Pitture fino all’uscita accanto alla Grotta del Buontalenti nel Giardino di Boboli – è percorribile anche dai disabili grazie a rampe, pedane e ascensori. È dotato di illuminazione a Led a basso consumo energetico ed è interamente videosorvegliato. Tra gli interventi effettuati anche la realizzazione di nuove uscite di sicurezza. Complessivamente i lavori sono costati circa dieci milioni di euro a cui si aggiunge un milione di dollari donati nel 2023 dall’imprenditore americano Skip Avansino.
La riapertura del Vasariano rientra in un’operazione più ampia, varata da Verde al suo arrivo. "L’attività che stiamo portando avanti è la ricomposizione del patrimonio storico, artistico e monumentale più importante d’Italia e tra i più importanti al mondo, partendo dalla consapevolezza che agli Uffizi e a Palazzo Pitti, ovvero in tutto il complesso, si riassume in maniera enciclopedica, di fatto, la storia della museologia occidentale" dice Verde ricordando una serie di progetti ’work in progress’ come i riallestimenti del Tesoro mediceo di Palazzo Pitti, della sezione di storia delle collezioni, del ricetto iscrizioni stanzino delle matematiche. Ma anche il restauro delle facciate di Palazzo Pitti per cui "entro l’anno prossimo partirà il cantiere", mentre è alla fase di gara l’allestimento della Sala Bianca ed è in corso la sostituzione del sistema di trattamento aria. Agli Uffizi, invece, nei prossimi mesi saranno sostituite le vetrine "e stiamo riaprendo piano piano le finestre per quel dialogo unico tra museo e città" dice Verde. Altro intervento molto importante, previsto nel 2025, la nuova sala d’accoglienza del museo che avrà l’ingresso da piazza del Grano e l’uscita sul Piazzale. "Questo dovrà tornare a essere il ’salotto buono’, quindi via la gru e le altre strutture al più presto" dice Verde.