REDAZIONE FIRENZE

Un tedesco alla guida degli Uffizi: arriva Schmidt

Tedesca anche la nuova guida della Galleria dell'Accademia, Cecilie Hollberg. Al Bargello la napoletana D'Agostino

Eike Schmidt, nuovo direttore degli Uffizi, al museo degli Argenti

Firenze, 18 agosto 2015 - Cambio di passo agli Uffizi dove non ce l'ha fatta il direttore uscente Antonio Natali. Per guidare la celeberrima galleria il ministro Franceschini ha scelto un tedesco, Eike Schmidt, 47 anni, esperto di arte fiorentina di fama internazionale. Avrà unos tipendio di145mila euro lordi l'anno e un contratto per quattro anni. È una delle 20 novità annunciate oggi dal Mibact. 

La Germania la spunta anche alla Galleria dell'Accademia con Cecilie Hollberg - 48 anni, storica e manager culturale. E' nata a Soltau, nella Bassa Sassonia. Al Museo nazionale del Bargello la napoletana Paola D'Agostino, 43 anni, storica dell'arte.

​Al ministro Franceschini una commissione di esperti (presieduta da Paolo Baratta, presidente della Biennale, e dal docente di diritto amministrativo Lorenzo Casini, dal segretario generale di Villa Medici Claudia Ferrazzi, dall'archeologo Luca Giuliani, dal professore di archeologia classica e rettore del Wissenschaftskolleg di Berlino e dal direttore della National Gallery di Londra, Nicholas Penny) aveva sottoposto le schede su coloro che avevano superato la selezione che aveva fatto seguito al bando pubblico dello scorso gennaio voluto dallo stesso Dario Franceschini e dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al quale avevano risposto in 1.200 fra studiosi, direttori di musei, esperti.

La Galleria degli Uffizi,  con i suoi 1,9 milioni di presenze annuali,  si colloca al terzo posto nella top 30 del Mibact, dopo il Colosseo (5,6 milioni di visitatori) e gli scavi di Pompei (2,4 milioni circa di presenze). Gli Uffizi muovono un giro d'affari di 9,4 milioni di euro l'anno, a fronte dei 39,6 milioni di introiti lordi incassati dal circuito archeologico del Colosseo e degli oltre 20 milioni di euro di Pompei.

 

CHI E' EIKE SCHMIDT, LA SCHEDA

Tedesco, nato a Friburgo in Brisgovia 47 anni fa, si è laureato in storia dell'arte medievale e moderna a Heidelberg dove ha conseguito anche un dottorato di ricerca con una tesi su «La collezione medicea di sculture in avorio nel Cinque e Seicento». Dal 2009 è curatore e capo del dipartimento di scultura, arti applicate e tessili del Minneapolis Institute of Arts. Ha lavorato e vissuto a lungo in Italia, in particolare a Firenze.

Nel 1997 ha vinto il premio Nicoletta Quinto della Fondazione Premio Galilei di Pisa. Dal 2001 al 2006 è stato curatore e ricercatore nella National Gallery of Art di Washington, dal 2006 al 2008 curatore nel Dipartimento di sculture e arti decorative nel J. Paul Getty Museum di Los Angeles. Dal 2008 al 2009 ha lavorato a Londra da Sotheby's come direttore e capo del dipartimento scultura e arti applicate europee. Esperto di arte fiorentina di fama internazionale, ha firmato numerose monografie e saggi.

 

CHI E' CECILE HOLLBERG, LA SCHEDA

Storica e manager culturale,  tedesca di 48 anni, nata a Soltau, ha studiato storia e scienze politiche a Roma, Gottingen, Monaco di Baviera, Venezia e Trento. Nel 2001 ha conseguito il dottorato in storia Medievale a Gottingen. Dal 2010 è direttore dello Staedtisches Museum di Brunswick. Ha lavorato nel settore museale a Lipsia, Dresda e Berlino. Insegna in università tedesche e svizzere.

 

CHI E' PAOLA D'AGOSTINO, LA SCHEDA

Storica dell'arte, 43 anni. E' nata a Napoli, dove si è laureata e ha conseguito il dottorato in storia dell'arte moderna, ha studiato a Londra, al Courtauld Institute of Arts e allo University College. Dal 2013 è Nina and Lee Griggs Assistant Curator di arte europea nella Yale University Art Gallery. Dal 2009 al 2013 è stata Senior ResearchAssociate nel Dipartimento di sculture e arti decorative europee del Metropolitan di New York.

 

IL COMMENTO DELL'EX DIRETTORE ANTONIO NATALI 

"Un Paese che dice di voler cambiare non poteva permettersi di dire che restava il vecchio direttore...". Lo ha detto Antonio Natali, da oggi ex direttore degli Uffizi dopo la nomina di Eike Schmidt alla guida del più fiorentino tra i 20 super-musei. Natali dice però di non essere amareggiato. "L'amarezza - dice - l'ho avuta quando ho capito quale era il copione...Da parte mia ho continuato però a lavorare come sempre, come se avessi dovuto restare agli Uffizi fino all'anno Tremila". Natali  ha parole di apprezzamento per Schmidt: "Lo conosco bene da molto tempo", ha detto Natali raggiunto telefonicamente dall'ANSA. Ed ora? "Ora - risponde - sono sereno, senza pensare più agli Uffizi come un mio problema".

 

IL COMMENTO DI CRISTINA ACIDINI

«Queste scelte erano nella filosofia della riforma e sono effetto del bando internazionale di cui sono conclusione coerente. Sono persone che in gran parte conosco e di cui ho la massima stima. Però rimango perplessa riguardo a un commento del ministro Franceschini quando parla di recupero di un ritardo di decenni nel sistema museale italiano. Io ho diretto 27 musei nella mia carriera e non penso che ci fosse questo ritardo di cui dice il ministro. Credo che con queste nomine, gli storici dell'arte che lavorano nei musei statali, professionisti di prestigio internazionale, siano stati molto sottostimati».

Sono le parole con le quali  Cristina Acidini, già soprintendente del Polo museale di Firenze, ha commentato le  nomine dei 20 nuovi direttori di prestigiosi musei statali italiani. Cristina Acidini ha anche fatto notare che «bisogna contare non sette, ma 11 nuovi direttori di esperienza estera sui 20 nominati: infatti oltre ai sette di nazionalità straniera, vanno aggiunti altri quattro, che pur italiani hanno esperienza professionale svolta all'estero».

 

IL COMMENTO DEL SINDACO NARDELLA 

 "Sono certo - ha detto Nardella - che con Eike Schmidt per gli Uffizi, Cecilie Hollberg all'Accademia e Paola D'Agostino al Bargello il rapporto di collaborazione sara' intenso e proficuo, nel comune interesse della citta', eccellenza italiana e mondiale del patrimonio museale". 

Nardella ha fatto gli 'auguri e in bocca al lupo' ai nuovi direttori. Intanto Nardella esprime apprezzamento per «il nuovo metodo che il Governo e in particolare il ministro Dario Franceschini hanno voluto adottare per la selezione dei 20 nuovi direttori: l'Italia da questo punto di vista si allinea ai criteri di selezione utilizzati dai più importanti paesi del mondo sostituendo la vecchia discrezionalità politica con una scelta meritocratica basata su professionalità ed esperienza internazionale».

Nardella rivolge poi «un ringraziamento al direttore Antonio Natali per la passione con la quale si è dedicato alla gestione e alla promozione degli Uffizi». Annuncia anche che a settembre ha intenzione «di fare anzitutto il punto con il nuovo direttore degli Uffizi sulle strategie comuni da mettere in atto. Un progetto al quale tengo particolarmente, e del quale più volte ho parlato al ministro dei beni culturali Dario Franceschini, è l'apertura del grande Percorso del principe, il collegamento che da Palazzo Vecchio porta agli Uffizi e corre lungo il Corridoio Vasariano fino a Palazzo Pitti. Un percorso suggestivo e unico al mondo, basato sull'integrazione tra i tre musei, che arricchirà in maniera straordinaria l'offerta culturale di Firenze».