OLGA MUGNAINI
Cronaca

Uffizi, tornano i “professori“ dimissionari

Tutto il comitato scientifico si era dimesso per protestare contro il prestito del dipinto di Raffaello, Leone X, alla mostra di Roma.

di Olga Mugnaini

Lo scontro è appianato, la lite ricomposta. E a cinque mesi dall’atto di ribellione - durante il quale nel mondo è successo di tutto - , i quattro saggi del Comitato Scientifico della Galleria degli Uffizi, tornano in carica.

Donata Levi, Tomaso Montanari, Fabrizio Moretti e Claudio Pizzorusso hanno accolto l’invito del ministro Dario Franceschini e sono tornati a sedere nell’organismo tecnico scientifico che affianca la direzione del museo nella gestione delle attività.

Le clamorose dimissioni in segno di protesta arrivarono all’indomani delle decisioni sui dipinti di Raffaello da inviare a Roma, per la mega mostra delle Scuderie del Quirinale.

Nell’elenco delle 30 opere dell’urbinate in partenza dagli Uffizi c’era anche uno dei capolavori considerati inamovibili: Il Leone X, rispetto al quale il comitato scientifico, interpellato al riguardo, aveva dato parere negativo. E invece il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ritenne di ignorare il giudizio e di mandare comunque il dipinto nella capitale, per quella che a oggi resta una delle più importanti esposizioni dedicate al “Divin pittore“, organizzata in occasione dei 500 anni dalla morte.

Ne venne fuori un caso di Stato, con tutti i “professori“ dimissionari e con Schmidt che poco carinamente disse "questo comitato caratterizzato da battaglie politicizzate ed ideologiche non ci mancherà affatto".

Dopo tutto questo tempo, e con l’emergenza Coronavirus nel mezzo che ha sacrificato anche la mostra di Raffaello, è tempo di ricucire per andare avanti.

E così Franceschini ha fatto.

Con una lettera, firmata dal capo di gabinetto Lorenzo Casini, ha chiesto ai quattro professori del comitato scientifico di riconsiderare la decisione presa, sottolineando l’importanza per il ministero "di poter continuare a fare affidamento sulle vostre competenze".

Donata Levi, Tomaso Montanari, Fabrizio Moretti e Claudio Pizzorusso hanno accolto l’invito, accettando di tornare in carica e completare il loro mandato che scadrà il prossimo novembre.

"Si tratta di una reazione assai diversa da quella del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che aveva dichiarato “Gli Uffizi e il loro grande lavoro scientifico vanno avanti anche senza di loro“ – sottolineano nella loro risposta i professori – Oggi il ministro smentisce quella lettura e ci chiede di continuare a portare il nostro punto di vista nel governo degli Uffizi". E concludono: "Nonostante l’evidente difficoltà della situazione, riteniamo doveroso mettere ancora una volta a disposizione del museo la nostra competenza. Ritiriamo pertanto le dimissioni, certi che il ministero saprà dar corpo agli orientamenti oggi espressi cosi chiaramente dal ministro Franceschini".

Ciò risolve non poche difficoltà al ministero, che non poteva continuare ad avere nel suo museo più importante un comitato scientifico dimissionario. E visto che la scadenza dei quattro è fra poco più di tre mesi, avrebbe avuto poco senso anche procedere adesso a nuove nomine.

Questo a Roma. Ma a Firenze, chissà se il direttore Schmidt è poi così contento di questa “reunion“.