
Uffizi, via al risiko candidature Casciu, Giulierini, Risaliti tra i papabili E per Schmidt un’ipotesi romana
di Olga Mugnaini
Sono dieci le super poltrone da conquistare, ma solo una è la più prestigiosa e ambita di tutte: quella alla Galleria degli Uffizi. Con la pubblicazione del bando ministeriale per il rinnovo dei direttori dei maggiori musei italiani, è già corsa alla presentazione dei curriculum. La data di scadenza è il 12 luglio, con la previsione di varare le nomine entro la fine dell’anno.
L’unico fatto certo è che l’attuale direttore Eike Schmidt non potrà concorrere al nuovo bando, avendo già fatto due mandati dopo la riforma Franceschini. Ma non è detto che debba lasciare la città. Potrebbe infatti partecipare al futuro bando per la Galleria dell’Accademia, guidata da Cecilie Hollberg fino al 2025.
Oppure Schmidt potrebbe partire da Firenze per Roma. A novembre finisce l’incarico anche per il direttore generale dei musei italiani Massimo Osanna, ex sovrintendente col merito del rilancio di Pompei. E quella sua strategica poltrona sarà riassegnata seguendo prevalentemente le volontà del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. Potrebbe scegliere il direttore degli Uffizi?
Nel frattempo alla Galleria dell’Accademia col suo David di Michelangelo potrebbe essere aggiunta la gestione del Museo del Bargello, che passerebbe così in fascia A, ossia fra i più importanti. Si spiegherebbe così l’esclusione del Bargello dal bando per il rinnovo dei dieci musei con il direttore in scadenza. A novembre termina infatti il mandato dell’attuale direttrice Paola d’Agostino. La direttrice assicura di non voler concorrere alla poltrona degli Uffizi, ma di partecipare invece alla selezione per un altro dei posti palio: in prima fascia alla Pinacoteca di Brera, Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea a Roma. E di seconda fascia Gallerie Estensi a Modena, Museo Archeologico di Taranto, Gallerie di Arte Antica a Roma, Museo Archeologico di Reggio Calabria, Galleria Nazionale dell’Umbria, Museo d’Abruzzo.
Per il toto successore di Eike Schmidt, che non vuole commentare il suo prossimo addio agli Uffizi, ci sono già diversi nomi in pole position. A cominciare da Stefano Casciu, attuale direttore generale dei musei regionali toscani. Per continuare con Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento e di numerosi altri spazi comunali. Hanno già detto "no grazie, non partecipo", Tomaso Montanari docente all’università di Siena e Arturo Galansino, direttore di Palazzo Strozzi, con contratto già rinnovato fino al 2028.
Altro possibile candidato con ottime referenze è Paolo Giulierini, toscano, direttore del Mann l’Archeologico di Napoli, dove sta per terminare il suo secondo mandato con grande successo.
Ci sono poi “gli italiani all’estero“, che per il posto come quello agli Uffizi potrebbero anche decidere di rientrare in patria. In cima alla lista Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery di Londra, metà italiano e metà inglese; e Davide Gasparotti attualmente alla guida del Getty Museum di Los Angeles. Fra le vecchie conoscenze della città, c’è poi James Bradburne, ex direttore di Palazzo Strozzi e ora al secondo mandato in scadenza alla Pinacoteca di Brera, che potrebbe concorrere ora per gli Uffizi, non avendo raggiunto i limiti di età di 70 anni.