Firenze, 27 dicembre 2023 - "Apprendiamo dalla stampa che la Regione Toscana ha un Piano di Riduzione dei servizi sanitari ed in particolare rivolto alla trasformazione di diversi Piccoli Ospedali in Centri di primo intervento territoriale", "dopo l'aumento della tassazione una tale ciliegina sulla torta proprio ci voleva per confermare la miopia della Regione che pare aver perduto la capacità di pensare nuovi modelli organizzativi e produttivi capaci di valorizzare le strutture di prossimità".
Lo accusa in una nota la segreteria regionale toscana Uil Fpl, alludendo all'aumento dell'addizionale regionale Irpef per far quadrare il bilancio, e sottolineando che "da una Regione che possiede uno dei migliori servizi sanitari italiani ci si deve aspettare capacità di riprogettare la rete dei servizi ospedalieri e territoriali, non solo per rendere sostenibile il modello toscano ma anche per potenziare i territori superando le numerose ed inaccettabili diseguaglianze tra ambiti zonali. E invece apprendiamo che la Regione ha un piano di tagli proprio ai servizi di prossimità".
La Uil Fpl, prosegue la stessa nota, "dice 'no' ed invita la Regione Toscana a non assumere iniziative unilaterali che non soltanto smentirebbero gli accordi sottoscritti ma costituirebbero ragione di forte conflitto", "gli ospedali piccoli sono in questa nostra visione una risorsa da valorizzare anche per sostenere una migliore efficienza della rete di alte specialità regionali o di primo livello che sono sottoposte ad un inappropriato stress di domanda determinata proprio dalla debolezza dei servizi di prossimità".
"In Toscana - ricorda la UilFp - ci sono circa 80 servizi/strutture ospedaliere che non raggiungono gli standard previsti dalle norme di legge approvate anche dalla Conferenza delle Regioni e quindi anche dalla Toscana e che assorbono un budget di circa 400 milioni di euro".