REDAZIONE FIRENZE

Ultima generazione, volantini sul capolavoro di Botticelli. Il ministro: “Gli eco vandali pagheranno di tasca loro”

I volantini sono stati attaccati anche nella sala che, al momento dell’incursione, era molto affollata. I visitatori sono stati fatti uscire

Firenze, 3 marzo 2024 – Momenti di caos nella mattinata di oggi, 3 marzo, nelle sale delle Gallerie degli Uffizi. Un gruppo di cinque giovani aderenti a Ultima Generazione ha attaccato alcuni volantini con delle foto sulle pareti della sala e sul vetro che protegge il quadro della Primavera del Botticelli. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione Firenze Uffizi. Il blitz è durato pochi minuti ma ha creato disagi tra i visitatori che sono stati costretti a uscire dalla sala mentre i custodi del museo avrebbero spento le luci della sala. Perentorio il ministro della cultura Sangiuliano: “Ora gli eco vandali pagheranno di tasca loro”. 

Il blitz degli ambientalisti di Ultima generazione agli Uffizi
Il blitz degli ambientalisti di Ultima generazione agli Uffizi

Urlate dai manifestanti alcune frasi in difesa del clima e dell'ambiente anche con riferimento all'alluvione avvenuta lo scorso novembre in Toscana e che ha colpito duramente Campi Bisenzio (Firenze). 

“Questi eco-vandali – dice il ministro della cultura Sangiuliano – pagheranno di tasca loro: oltre ad essere stati deferiti all’autorità giudiziaria, agli autori di questo ennesimo sfregio alla sacralità del nostro patrimonio culturale è stata comminata una sanzione pecuniaria per il pagamento del ripristino del decoro dell’opera e degli ambienti della Galleria degli Uffizi in cui è ospitata la “Primavera” del Botticelli, come prevede la normativa voluta da questo governo per contrastare gli pseudo-attivisti che fanno impropriamente dei nostri musei il proprio palcoscenico a disprezzo di chi li visita e di chi vi lavora. Grave, inoltre, che ciò sia avvenuto in una giornata di festa per la cultura italiana, quale è la domenica al museo, in cui molti cittadini visitano gratuitamente i musei e i sti archeologici italiani per godere delle bellezze che la nostra nazione ha ereditato dal proprio illustre passato”.

"Attacca questa foto per chiedere un fondo riparazione per la Toscana”, si legge sul manifesto che ritrae una foto dell'alluvione. “Fai sentire la tua voce. Attacca questa foto in solidarietà alla gente di Campi Bisenzio”, riporta il retro del volantino.

"È iniziato anche un confronto con il pubblico presente - spiega in una nota Ultima generazione - alcuni hanno applaudito e uno ha sputato a due cittadine di Ultima generazione. Poi personale del museo ha spento le luci della sala, e alle 12.33 sono arrivate le forze dell'ordine che hanno fatto defluire i visitatori dalla sala”. I cinque, secondo quanto si apprende, si sono seduti davanti l'opera e, dopo circa un'ora, sono andati via.

"Siamo tornati agli Uffizi ad attaccare le foto dell'alluvione di Campi Bisenzio, perché il governo continua a ignorare l'inevitabile pericolo, tra alluvioni, siccità e caldo che rischia la cittadinanza italiana nei prossimi mesi - si legge nella nota -. Scegliere di fare un piccolo gesto come mettere una foto con dello scotch carta su un quadro è una semplice azione che permette alle persone di esprimere potentemente il proprio dissenso e aiuta a dare voce alle popolazioni colpite da alluvioni, che vengono dimenticate e rimangono inascoltate dal governo. Siamo tornati in azione nonostante la legge Ecoproteste, perché sappiamo che è necessario scendere in strada, nelle piazze, nei musei per gridare l'urgenza di una crisi che non si fermerà bloccando chi punta il dito sul problema e indica la strada verso un mondo più giusto. Quando ci renderemo conto che la nostra libertà viene erosa giorno dopo giorno?. Il governo non ha ancora dato i soldi alle persone colpite dall’alluvione. Parla di sicurezza, ma l'unica sicurezza che rispetta è quella del mercato. E punisce chi la chiede con una multa di 20.000 euro. Ultima Generazione chiede che lo Stato si prenda cura dei propri cittadini e cittadine con un Fondo Riparazione di 20 miliardi per tutte le vittime delle catastrofi climatiche”.