CARLO CASINI
Cronaca

Un caffè con i gatti. Sorseggiare una tisana tra fusa, miagolii e salti: "Ho unito le mie passioni"

Il caratteristico ’Neko’ giapponese sbarca in Santa Croce, il primo in città

Firenze, apre il cat bar: unico in Toscana

Firenze, apre il cat bar: unico in Toscana

Firenze, 24 gennaio 2024 – Sorseggiare una tisana o fare uno spuntino tra miagolii e fusa? Tra qualche giorno sarà possibile, in via Verdi di fronte al teatro inaugura ‘Cat Café Firenze’, il primo neko caffè fiorentino.

L’idea di portare il locale felino a due passi dalla basilica di Santa Croce è di Mirella Giachinta, 47 anni, siciliana d’origine ma fiorentina da un ventennio: "Sarà un caffè dove stare in compagnia dei gatti dalla colazione all’aperitivo. Si viene per rilassarsi, ci si mette comodi – c’è il servizio al tavolo – e si possono coccolare i gatti e ogni tavolo ha dei giochini per farli divertire. Sono da sempre appassionata di gatti e di Giappone, ho un ex marito giapponese e ho frequentato a lungo il Paese, amo il caffè e ho quindi deciso di mettere insieme le tre cose per creare un’attività lavorativa. In più mi piace stare al pubblico, accogliere la gente, e credo le persone debbano considerate come tali e non come numeri, che per tutti ci debba essere un sorriso; quale miglior luogo allora?"

" Prima ero in tutt’altro settore, i viaggi, che sono la mia altra passione; ho sempre scelto di fare dei i miei interessi con il lavoro, così come sto facendo adesso; ma dopo il Covid è morto il mondo dei viaggi – racconta l’imprenditrice –. Avevo una somma da investire e ho deciso di sfruttarla per cambiare lavoro sfruttando al contempo le altre mie passioni: gatti, caffetteria e Giappone, anche se il locale non avrà uno stile giapponese".

Ma i veri padroni, oltre ai clienti bipedi, saranno i cinque gatti, che per ora vivono in casa con Mirella e i suoi figli in attesa del bar: "Sono quattro fratellini tigrati, normali, e una bengalina scarto di allevamento, perciò abbiamo deciso di adottarla noi – ce li presenta Mirella – Hanno tutti sette-otto mesi e sono stati selezionati per socievolezza, abituati a stare con la gente; sono senza sottopelo, perciò non perdono pelo. Si possono accarezzare e se ne hanno voglia, vengono anche in braccio"

Ma prima di tutto bisogna rispettare la loro attitudine felina: "C’è una doppia porta in modo che i gatti non fuggano. Hanno poi una stanzina tutta loro sul retro, visibile dall’esterno ma non accessibile al pubblico, se vogliono stare soli. Possono entrare e uscire liberamente in sala tramite una gattaiola"

Il Cat Caffè non ospiterà solo gatti, ma anche tanta solidarietà: "Faremo eventi di beneficienza con onlus con cui già collaboriamo, che si occupano di trisomia 21 e di alzheimer, oltre che con i volontari dei gattili".

Non è il primo neko caffè in Italia, ma lo è a Firenze e, attualmente, anche in Toscana: "Ce ne sono altri in diverse città: Roma, Milano, Napoli, Brescia, Cuneo, Vicenza; vicino c’è stato a Prato, ma è chiuso nel 2019".

"Se non ci sono intoppi, dovremmo inaugurare tra metà e fine settimana prossima", annuncia Mirella.