CLAUDIO CAPANNI
Cronaca

Un chilo di droga nello zaino, 36enne in manette

La donna dipendente di un’azienda di Barberino è finita a Sollicciano. Ma l’inchiesta sullo spaccio prosegue.

Non sapeva che le avevano messo gli occhi addosso. Eppure doveva immaginarlo che, prima o poi, qualche investigatore l’avrebbe seguita. Perché non ha mai cercato di nascondere la frequentazione di persone con precedenti. Quando i poliziotti, dopo aver acquisito una serie di elementi ritenuti significativi, sono passati all’azione hanno fatto subito centro. Arrestando la donna, 36 anni, di origini albanesi ma residente da tempo in Valdelsa, perché aveva una quantità di denaro consistente a disposizione. Oltre alla macchinetta che crea il sottovuoto e al materiale tipico per confezionare le dosi. Soprattutto aveva nascosto dentro uno zaino nella cassettiera sul posto di lavoro un chilo e due etti di cocaina. E’ stata accompagnata a Sollicciano dove si trova in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto che si svolgerà stamani a Firenze, alle 9.30. Infatti l’azienda dove lavorava si trova a Barberino. Anche se lo stupefacente è stato rinvenuto all’interno della ditta i titolari sono comunque del tutto estranei alla vicenda. L’operazione della Squadra mobile, coordinata dal vice questore aggiunto Riccardo Signorelli, ha sollevato dunque il velo su un presunto giro, particolarmente fiorente, di spaccio che si svolge nella zona nord della provincia. E che sembra basarsi molto su conoscenze e rapporti personali forti. Nello zaino della donna sono state trovete circa un chilo e due etti di cocaina, già divisa in varie porzioni, sei sottovuoto di 15 grammi più tre grandi di 100, 300 e 700 grammi, oltre al bilancino di precisione. Inevitabile l’arresto della 36enne, vista l’ingente quantità di cocaina trovata, accusata di detenzione ai fini di spaccio. Per lei, informato il pubblico ministero Barbara Bresci, si sono spalancate le porte di Sollicciano. L’inchiesta prosegue, si potrebbero aprire scenari importanti.