ENRICO
Cronaca

Un compleanno come in passato. Mauro Donati e il suo Ciucheba

Le 89 candeline per ricordare quelle sere a Castiglioncello con i grandi vip della scena italiana

Un compleanno come in passato. Mauro Donati e il suo Ciucheba

Le 89 candeline per ricordare quelle sere a Castiglioncello con i grandi vip della scena italiana

Salvadori

La festa del suo compleanno in pieno agosto era una serata evento. Perché a celebrare Mauro Donati c’erano sempre i tanti amici dello spettacolo in vacanza, i personaggi e la gente comune di quella Castiglioncello che lui ha contribuito a far grande.

L’altra sera Mauro, classe 1945, è stato festeggiato al Fortullino con lo stesso affetto di quei momenti indimenticabili, dal 1973 al 2002, quando guidava il Ciucheba, un ritrovo (ma anche qualcosa di più) che ha fatto epoca e che da qualche mese non c’è più. Abbattuto dopo una lunga agonia.

Parafrasando Jerry Calà, uno dei tanti che Mauro ha fatto conoscere al grande pubblico, il Ciucheba era "uno stato d’animo". L’unico locale al pari di quelli mitici della Versilia in una Castiglioncello che voleva mantenere il prestigio degli anni Sessanta e che vedeva inalterato il suo fascino di Perla incantevole incastonata sugli scogli.

Era un locale dove tutti si divertivano: i clienti, naturalmente, ma anche chi era l’attrazione ed era felice di interagire con gli spettatori. La star che socializzava con la gente, un clima da grande festa che finiva all’alba con le scommesse più assurde, le spaghettate e in qualche occasione con un tuffo in mare.

Quando gli offrirono quel locale che era stato un ristorate elegante (La Biscondola) e portava il nome dalle iniziali dei primi tre soci Donati, tornato da Parigi, aveva grandi idee.

Ne fece presto un Arcadia, un Puff, un Derby, lanciando talenti che in quei locali di Firenze, Roma e Milano erano passati e nei quali lui credeva.

La lista è lunghissima e ne citiamo solo alcuni: Giorgio Ariani (il primo), Beppe Grillo scritturato per 150 mila lire per allietare una sfilata di pellicce, Massimo Boldi, Franco Califano, Roberto Benigni, Gianna Nannini, Cochi e Renato, i Giancattivi con Athina Cenci, Francesco Nuti e Benvenuti. E ancora Paolo Conte, Montesano, Branduardi, Zuzzurro e Gaspare, i Gatti di Vicolo Miracoli (che avevano Diego Abatantuono come tecnico delle luci), Mara Venier, Alba Parietti, Gianfranco Funari, Felice Andreasi, Ernest Thole, la Smorfia con Massimo Troisi, Enzo Decaro e Lello Arena caldeggiata da quel grande maestro di spettacolo che era Enzo Trapani, il regista di innovativi programmi Tv che avevano la formula-Ciucheba.

I nomi sarebbero ancora tanti e ci limitiamo a Renato Zero che ha sempre detto di considerare Mauro Donati, al pari di Sergio Bernardini, come suo grande pigmalione.

C’erano il cabaret, la musica, la buona cucina ma soprattutto il segreto consisteva nel fatto che ogni serata era imprevedibilmente diversa dalle altre perché tutti davano il meglio. Facendo divertire e divertendosi. L’epopea di Mauro Donati e del Ciucheba è targata fine Settanta e Ottanta, anni dove si visse e fortunatamente si archiviò il periodo drammatico del terrorismo, esorcizzandolo con la voglia di tornare a divertirsi.

La celebrazione per il premio Oscar a "Mediterraneo" nel 1992 è stato di fatto il canto del cigno. C’è stata l’avventura il Sardegna con il Piccolo Ciucheba, il locale di Castiglioncello che ha continuato a lavorare ma da quando è uscito Mauro non è stata più la stessa cosa.

Per Donati il ritorno alla sua grande passione, la pittura, e l’affetto delle persone più care che anche l’altra sera lo hanno festeggiato. Per una sera le magiche atmosfere si sono ricreate e lui ha ricambiato con un affetto sincero. Che ha avuto anche per tantissime star con le quali ha lavorato.