
Un pezzo di Dubai nel cuore di Firenze. I fondi stranieri continuano a investire nel capoluogo toscano, e in particolare...
Un pezzo di Dubai nel cuore di Firenze. I fondi stranieri continuano a investire nel capoluogo toscano, e in particolare nel settore turistico. L’ex hotel Palazzo Ricasoli di via San Gallo, chiuso dal 2021, riaprirà in primavera dopo esser stato acquistato e ristrutturato da una catena alberghiera che per metà fa capo agli Emirati Arabi Uniti e per l’altra metà a un imprenditore inglese. L’hotel si sviluppa in due edifici distinti, collegati da un ampio cortile: un palazzo del XVI secolo (ex convento) con la sua facciata originale e un’imponente loggia a volta, e uno stabile degli anni Ottanta progettato dall’architetto Andrea Branzi che rappresenta un contrasto modernista con la sua architettura minimale e lineare. Al piano terra, la lobby open-space, con aree soggiorno e bar, aperto anche ai fiorentini e alla clientela di passaggio. Palazzo Ricasoli entrerà nella catena Hoxton, che ha strutture ricettive di lusso in quasitutto il mondo: Chicago, New York, Los Angeles, Portland, Barcellona, Berlino, Londra, Edinburgo, Bruxelles, Parigi, Amsterdam, Vienna e Roma. Visto che il lusso è la cifra del brand, le suite non saranno alla portata di tutti, partono infatti da un minimo di quasi 500 euro a notte. Ma per un appartamento si può arrivare fino a 1.450 euro al giorno. In tutto, le camere sono 161. L’ex hotel Palazzo Ricasoli era stato acquistato qualche anno prima del Covid da un’altra catena alberghiera, ma subito dopo la pandemia la struttura di Firenze ha tirato giù il bandone rimettendo sul mercato quel piccolo gioiello di arte rinascimentale. Che, evidentemente, ha fatto gola al fondo anglo-arabo. Per il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi, "la nostra città è una delle destinazioni internazionali più gettonate dai turisti e per questo da tempo ormai è al centro degli appetiti dei grandi investitori. Si tratta di un processo irreversibile in una economia globale e noi dobbiamo essere bravi a tutelare la nostra identità".
AnPassan