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Un gancio al Parkinson Al Palarcobaleno nuovi spazi più ampi per la boxe che cura

Il progetto nato in via Scipione Ammirato raddoppia e approda nella struttura di via Lunga: un vantaggio logistico per i pazienti che provengono dall’hinterland ovest. E l’associazione cresce.

Un gancio al Parkinson Al Palarcobaleno nuovi spazi più ampi per la boxe che cura

di Carlo Casini

FIRENZE

L’associazione Un gancio al Parkinson trova una nuova sede nella palestra del Palarcobaleno di via Lunga, all’Isolotto. Così, il progetto nato nel 2015 e presente in varie città italiane che si avvale del pugilato per contrastare questa malattia neurodegenerativa ancora inguaribile, ha superato i cento pazienti.

Seppur non esistano cure definitive ma solo terapie, è stato infatti dimostrato come le persone affette possano trarre beneficio e arginare la patologia attraverso l’esercizio fisico; in particolare l’allenamento per la boxe si è dimostrato adatto allo scopo: "Aiuta a mantenere la forza muscolare, a migliorare l’equilibrio e la coordinazione dei movimenti, a ridurre lo stress e la depressione. Inoltre, la pratica del pugilato, grazie al lavoro sul sacco e al lavoro a coppie, aiuta a migliorare la coordinazione degli arti superiori e inferiori, la velocità di reazione e la capacità di concentrazione – spiega il dottor Maurizio Bertoni, presidente dell’associazione Un gancio al Parkinson –. Siamo stati i primi a proporre questa terapia in Italia, il nostro metodo ha avuto successo. Ogni giorno riceviamo nuove richieste. I nuovi spazi che si aggiungono a quelli storici di via Scipione Ammirato finalmente ci danno un po’ di respiro. Grazie alla boxe abbiamo intrapreso un percorso virtuoso per frenare gli effetti del morbo e siamo diventati un punto di riferimento per altre realtà in Italia".

Via Lunga, aggiunge il presidente insieme al vicepresidente Paolo Pescini, offre anche un vantaggio logistico per i pazienti che arrivano dall’hinterland ovest della città: "Siamo già a 20 iscritti che arriveranno qua ma i numeri sono in aumento" L’Associazione, ormai da cinque anni, organizza corsi di pugilato per i malati di Parkinson, insieme a medici specialisti, fisioterapisti e allenatori qualificati.

Il risultato è stato tangibile non solo a livello clinico, ma anche psicologico: i pazienti hanno creato un forte senso di gruppo e i loro disagi sono alleviati dal potersi confrontare e sostenere con chi soffre della stessa malattia e con personale specializzato.

"Finalmente questa attività molto bella e importante arriva anche nel nostro territorio, al Palarcobaleno che è un’istituzione sportiva che il Comune ha voluto dedicare proprio a salute, benessere ed inclusione", commenta il presidente di Quartiere 4 Mirko Dormentoni.

"Quando il dottor Bertoni ha avanzato la richiesta di avere uno spazio, ci è sembrata la sede più adatta – dice Gioia Brogi, presidente del Palarcobaleno e di Unità spinale Onlus, l’associazione che lo gestisce – Questa nasce come palestra della salute, per promuovere lo sport integrato, per accogliere tutto ciò che è la diversità. Ha uno spazio molto accogliente, ha un’accessibilità facile e senza barriere architettoniche ed è con grande partecipazione che abbiamo accolto l’iniziativa sperando di portarla avanti il più possibile".