MARCO
Cronaca

Un incontro inaspettato. Il ritorno di un amore passato

Un dialogo tra gli ex nell’anticamera del bagno, poi la domanda risuona in testa: lui è ancora innamorato di lei?

Un incontro inaspettato. Il ritorno di un amore passato

Un incontro inaspettato. Il ritorno di un amore passato

Vichi

Camminando si voltò a guardare l’uomo che era seduto al tavolo con lei… Brutto, mormorò, ma poi pensò: no, è bello, accidenti a lui. Però queste cose non contavano nulla, le domande vere erano altre.

Varcò la soglia della toilette con un labbro tra i denti, entrando nell’antibagno, dove c’era un grande lavandino.

Aprì l’acqua e cominciò lentamente a lavarsi le mani. Dopo un paio di minuti la porta del bagno

si aprì… Quando Daniela si trovò davanti Mauro fece un piccolo scatto all’indietro. Rimasero immobili, uno di fronte all’altra.

"Ciao" disse lui, tentando di sorridere.

"Ciao…" disse lei, senza sorridere.

"Come stai?"

"E tu?" disse lei.

"Dipende".

"Sempre ambiguo…" disse Daniela, abbozzando finalmente un sorriso.

"È il tuo fidanzato?" chiese Mauro, accennando al brutto che in realtà era bello.

"Può darsi".

"Stai bene?"

"Sì…" disse Daniela, ma per mezzo secondo abbassò lo sguardo.

"Mi fa piacere".

"E tu come stai?"

"Sto come te…" disse lui.

"Già…" disse Daniela.

"Sai una cosa?"

"Cosa?"

"Non ricordo com’è che ci siamo lasciati… Cioè, come mai? Cos’è successo?" chiese Mauro.

"Mi prendi in giro?"

"No, giuro… Non ricordo nulla, nella memoria vedo solo nebbia".

"Volevo dire… Che senso ha parlarne adesso?" disse lei.

"Non ti ho più rivista".

"Ti sembra il posto giusto, il bagno di un ristorante?"

"Sai, pensavo che non saresti più tornata, qui al Battibecco…"

"Dovrei rinunciare a un bel posto solo perché… Figuriamoci…" disse lei, con la mano sulla maniglia.

"Davvero non vuoi dirmi come mai ci siamo lasciati?" chiese di nuovo lui, un po’ agitato.

Gli sembrava di essersi alzato da tavola da un sacco di tempo, e poi da un momento all’altro poteva entrare qualcuno…

Magari Roberta, per capire cose stesse succedendo. Daniela lasciò la maniglia e si avvicinò appena a lui, dischiuse le labbra… Per qualche secondo rimasero in silenzio, guardandosi negli occhi, respirando piano… Si avvicinarono ancora… In quel momento la porta si aprì e apparve un signore anziano, con i capelli tutti bianchi.

"Oh, scusate" disse, facendo il gesto di richiudere la porta.

"No, si figuri, è libero" disse Daniela, uscì dal bagno e se ne andò senza voltarsi.

Mauro fece entrare il signore, gli sorrise anche se non poteva fare a meno di odiarlo… O forse era stato un bene che fosse arrivato proprio in quel momento… Lasciò che il vecchio entrasse nella toilette, e si guardò nello specchio.

Era ancora innamorato di Daniela? Come mai si erano lasciati? Uscì dal bagno e si avviò verso il giardino…

In una manciata di secondi aveva fatto un viaggio nel passato, e una parte di lui era rimasta in quel bagno. Quando si sedette davanti a Roberta, il vino era già nei bicchieri, rosso e brillante.

"Sei caduto nella tazza del WC?" disse lei.

"Ho dovuto aspettare…"

"Ma che hai, stai piangendo?"

"Deve essermi entrato qualcosa in un occhio".

"Oh guarda, ti si sta allungando il naso" disse Roberta, alzando il calice.

"A che brindiamo?" chiese Mauro, alzando il suo.

"All’innominata" disse lei, guardandolo negli occhi. Mauro annuì, sospirando… Poi fecero toccare i bicchieri.

(2 - fine)