PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Un migliaio di fiaccole per Campi. Lacrime e speranza: "Mai più"

Il corteo silenzioso è partito da Villa Montalvo, dove il cedimento di un muro causò l’inondazione. Ad aprire la manifestazione i volontari delle associazioni di protezione civile e gli Angeli del fango. .

Un migliaio di fiaccole per Campi. Lacrime e speranza: "Mai più"

Il corteo è partito da Villa Montalvo, dove il torrente Marina ruppe l’argine

Quelle strade che un anno fa, nelle stesse ore, erano invase da acqua e fango, ieri sera sono state percorse da un fiume di persone. Un fiume silenzioso, fatto di tante fiaccole accese. Una manifestazione pensata e voluta dal coordinamento dei comitati a un anno esatto dall’alluvione che nel 2023 ha messo in ginocchio Campi. E alla quale i cittadini hanno risposto positivamente. Sono stati tanti infatti un migliaio i campigiani che hanno aderito, a dimostrazione, purtroppo, che quanto successo dodici mesi fa rappresenta ancora una ferita aperta nel cuore e nei pensieri di molti. Lo hanno ribadito a più riprese settimana dopo settimana, uniti nei comitati, lo ha ripetuto di recente anche il sindaco Andrea Tagliaferri che ha voluto a Campi tutti gli amministratori dei Comuni dislocati lungo l’asta del Bisenzio. Anche se un anno fa i danni più gravi sono stati provocati dalla Marina e dal cedimento di un muro di contenimento a Villa Montalvo. Non a caso il ritrovo dei partecipanti è stato qui, in uno dei luoghi simbolo, suo malgrado, del disastro del 2023.

Ad aprire il corteo lo striscione con la scritta ‘Mai più 2 novembre’ seguito in silenzio dalla gente. Di tutte le età. Corteo di cui hanno fatto parte anche le tre associazioni di volontariato attive sul territorio (Fratellanza Popolare di San Donnino, Misericordia di Campi Bisenzio e Pubblica Assistenza di Campi, in rigoroso ordine alfabetico) con i rispettivi labari e alcuni volontari. Quegli stessi volontari che, insieme agli ‘Angeli del fango’, le migliaia di giovani e giovanissimi arrivati in città da ogni dove, dodici mesi fa contribuirono in modo sostanziale, insieme alla Protezione civile provinciale a regionale, a far risollevare Campi. Insieme a loro anche gli striscioni, solo per citarne alcuni, dei lavoratori della ex Gkn, che si adoperarono per ripulire dal fango la biblioteca di Villa Montalvo, e di Banda Albereta, associazione che di recente è stata in Emilia Romagna per consegnare cinque furgoni di aiuti alle popolazioni rimaste alluvionate a Faenza. La fiaccolata è partita da qui, fra ricordi, emozioni e poca voglia di parlare. E con tanti occhi lucidi, gli occhi di persone che hanno perso tanto, che hanno perso troppo e che non vogliono ritrovarsi a rivivere un’altra volta un dramma simile.

È questa la ‘battaglia’ che comitati e amministrazione comunale stanno combattendo fianco a fianco, anche se ovviamente su fronti diversi. Le fiaccole a illuminare le strade, un anno fa invece al buio, un ulteriore segno di speranza anche per i tanti che, la normalità che vivevano prima del 2 novembre, ancora non l’hanno ritrovata. E che, passando per via Orly, via Cilea, via Palagetta, via Raffaello Sanzio, via Masaccio e via Don Gnocchi (in alcuni punti le ‘cicatrici’ sono ancora evidenti), hanno raggiunto piazza Dante. Il cuore di Campi. Dove c’era anche il cuore dei campigiani che ieri sera hanno portato in strada lo spirito che da sempre li contraddistingue. E dove è stato ricordato anche Gianni Pasquini vittima dell’alluvione. "Sarebbe fondamentale - ha detto il sindaco Tagliaferri - che le risorse Pnrr che restano inutilizzate venissero usate per la ricostruzione dei Comuni alluvionati". Sulla stessa lunghezza d’onda il referente dei comitati, Luca Ballerini, che ha aggiunto: "Chiederemo che i termini per la rendicontazione dei danni sia spostato alla prossima primavera".