OLGA MUGNAINI
Cronaca

Un patto nel nome del’arte. Museo Novecento e Accademia più spazio agli artisti emergenti

Grazie alla collaborazione gli studenti vivranno un’esperienza che li avvicinerà al mondo professionale. Risaliti: "Ancora una volta ci apriamo alle nuove generazioni e diventiamo luogo di sperimentazione". .

Grazie alla collaborazione gli studenti vivranno un’esperienza che li avvicinerà al mondo professionale. Risaliti: "Ancora una volta ci apriamo alle nuove generazioni e diventiamo luogo di sperimentazione". .

Grazie alla collaborazione gli studenti vivranno un’esperienza che li avvicinerà al mondo professionale. Risaliti: "Ancora una volta ci apriamo alle nuove generazioni e diventiamo luogo di sperimentazione". .

Il museo e l’accademia si stringono la mano, per fare dell’arte un percorso che inizia da chi crea, passa da chi espone e arriva a chi ne deve fruire, ossia il pubblico.

"Un ponte vivo tra il mondo dell’arte contemporanea e quello della formazione accademica", lo hanno definito i due partner, Museo Novecento e Accademia di Belle Arti di Firenze, con l’impegno di offrire ai visitatori l’opportunità di partecipare gratuitamente a un ciclo di cinque incontri, durante i quali undici giovani artisti si confronteranno con il pubblico. Lo scopo è offrire uno sguardo diretto sui propri lavori e processi creativi. Il progetto si chiama “Impalestra tra museo e accademia“, inizierà il 22 gennaio fino al 5 febbraio e vedrà studentesse e gli studenti dell’Accademia sempre affiancati dai loro docenti, in un dialogo continuo tra formazione, pratica artistica e capacità comunicativa.

Le attività saranno una sorta di allenamento e di verifica per gli studenti, col museo a disposizione come palestra di relazioni in cui esercitarsi nel dialogo e nella riflessione condivisa con le persone.

"Un progetto di cooperazione fra il Museo Novecento e l’Accademia di Belle Arti che consentirà agli studenti di vivere un’esperienza che li avvicinerà al mondo professionale - ha detto l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini –, confrontandosi contemporaneamente anche con il pubblico, con cui avranno contatto diretto".

L’iniziativa interesserà un gruppo di giovani artisti, selezionati da sei professori dell’accademia - Laura Lombardi, Pantani-Surace, Paolo Parisi, Carlo Falciani, Lorenzo Bruni -, occuperà le sale al piano terra del museo in una sorta di performance: "Un’esperienza importante per loro per esporre al pubblico le proprie motivazioni, senso del loro operare artistico e delle loro ambizioni - ha spiegato Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento –. Ancora una volta il nostro museo si apre alle nuove generazioni e diventa luogo di sperimentazione e valorizzazione delle energie creative audaci e innovative in pieno accordo con la missione formativa dell’Accademia di Belle Arti".

Secondo la direttrice Gaia Bindi "si tratta di un’esperienza didattica unica per i nostri studenti, che entreranno in contatto organico con un contesto professionalizzante come un museo di arte moderna e contemporanea. Supportati dai loro professori, sperimenteranno il confronto diretto del lavoro creativo col pubblico e col sistema dell’arte".

Gli incontri si svolgeranno dalle 15 alle 20 nelle sale al piano terra del Museo Novecento.

Il primo incontro del 22 gennaio avrà come protagonisti Giovanni e Ceruti, Maura Bazzi accompagnati dalla professoressa Laura Lombardi. Il 24 gennaio ci saranno Marcela Castañeda Florian, Daniela Luciani con gli insegnanti Pantani Surace; per proseguire il 29 gennaio con Donati&Scartoni e Milo Maricelli insieme al docente Carlo Falciani. E ancora il 31 gennaio: Jona B. Gandolfo e Na Zhang accompagnati dal professor Paolo Parisi; il 5 febbraio Pietro Desirò, Francesca Filicaia e Yasmine Kachni, supportati dal professor Lorenzo Bruni. Il 7 febbraio, incontro finale con tutti gli artisti e professori.