Un secolo di calzature. Dai giocatori della Fiorentina fino ai soldati. Addio a Primo Silei, storico calzolaio

Il commerciante si è spento a 89 anni, aveva aperto bottega nel 1959. Iniziò a 10 anni come apprendista. "Con lui salutiamo un mondo ormai raro".

Un secolo di calzature. Dai big viola fino ai soldati. Addio a Primo Silei

Primo Silei in uno scatto recente, mentre si riposa dopo aver allestito la sua vetrina

Scandicci (Firenze), 2 settembre 2024 – Per Scandicci e buona parte dei fiorentini, Primo Silei è sempre stato un’istituzione: dal ‘59 fino a pochi giorni fa quando si è spento. Nonostante i suoi 89 anni, era una presenza fissa in città. Dalla vetrina del suo negozio di scarpe in via Raffaello Paoli, salutava e sorrideva a tutti per poi accogliere i clienti e aiutarli a scegliere la calzatura ideale per loro. Primo ha lavorato per tutta la vita in questo settore. Nato a Reggello, in terza elementare già faceva l’apprendista. A dieci anni, nel ’45, cuciva i palloni per i soldati inglesi che si trovavano per la guerra nella sua zona.

Artigiano della calzatura, figura che oggi è difficile ormai da trovare, dopo essersi trasferito a Scandicci con la famiglia è entrato in fabbrica, per poi aprire il 19 marzo ("nel giorno di San Giuseppe" teneva a ricordare) di 65 anni fa il negozio: all’inizio riparava scarpe e vendeva calzature fatte da lui, poi è diventato commerciante puro. Pochi anni dopo, nel ‘63, anche i fratelli Nello e Franco hanno aperto il negozio proprio lì accanto, dedicandosi alle calzature sportive: tra gli anni ’80 e ’90 i campioni della Fiorentina andavano da loro a farsi confezionare le scarpe su misura. Ancora oggi l’attività è gestita dalle figlie. La famiglia Silei è un caposaldo da decenni tra i commercianti Scandicci. Primo è stato anche tra i fondatori tra gli anni ’60 e ‘70 della prima organizzazione sindacale del settore, poi diventata l’attuale Confesercenti.

Fino all’ultimo è voluto restare nel suo negozio, nonostante l’età da pensione e una brutta malattia che ha minato il suo fisico. L’ultima foto che lo ritrae, è di una settimana fa: seduto a guardare la vetrina che aveva appena ultimato. "Babbo è stato un esempio per tutti – racconta commosso il figlio Gianni, professore ordinario di storia a Siena -. Col suo duro lavoro e la sua passione, ha permesso a me e mio fratello Andrea di studiare, laurearci, fare il mestiere che desideravamo. Insieme a mia mamma Paola, con cui ha festeggiato a giugno 61 anni di matrimonio, ha lavorato tanto, sempre col sorriso, senza mai lamentarsi". Oggi il negozio Silei di via Paoli sarà chiuso, ma – promettono i figli – quanto prima riaprirà. "Tempo di organizzarci: glielo abbiamo promesso e glielo dobbiamo". Il corpo di Primo Silei sarà esposto oggi dalle 11 alla cappella del Commiato di Santa Maria a Greve in piazza Benini, dove domani saranno celebrati i funerali.

Manuela Plastina