MANUELA PLASTINA
MANUELA PLASTINA
Cronaca

"Un sistema in panne. Servirà coraggio per cambiare le regole"

Niccolò Biancalani (medici di medicina generale) "Liste di attesa lunghe, malattie croniche in aumento".

Liste d’attesa troppo lunghe, un accesso complicato ai servizi, una difficile gestione delle malattie croniche e la necessità di innovazione negli studi medici: la Fimmg regionale va a congresso il 5 e 6 aprile con un elenco di cose da cambiare. E in fretta. "Nelle trattative iniziate da una ventina di giorni con la Regione – dice il segretario regionale della federazione dei medici di medicina generale, Niccolò Biancalani – chiediamo alle istituzioni una buona dose di coraggio: è arrivato il momento di cambiare un sistema radicato da tempo, ma che non funziona più come dovrebbe. Va adeguato alle nuove esigenze reali della popolazione". Di fronte all’aumento delle malattie croniche e all’invecchiamento generale, i medici di famiglia hanno bisogno di cambiare il sistema, ottimizzarlo, avere nuove forze. E per farlo, la professione, dice Biancalani, deve essere più attrattiva. "Al momento abbiamo una carenza ovunque di colleghi. Tra 2-3 anni le cose cambieranno, con l’arrivo dei nuovi laureati, quindi dobbiamo nel frattempo stringere i denti, ma dobbiamo anche rendere la nostra professione più accattivante affinché scelgano la medicina generale: è possibile attraverso un’organizzazione con segretaria, infermiere, gruppi di medici più numerosi che lavorano in rete e strutture idonee, come le case della salute e grandi ambulatori". Il lavoro di rete è la parola chiave per garantire una risposta adeguata ai bisogni di salute. "La priorità assoluta è definire un accordo integrativo regionale nuovo e attivare le aggregazioni funzionali territoriali (AFT) – dice Biancalani -. Nell’accordo va previsto il ruolo unico della medicina generale, affiancando ai medici di famiglia anche quelli a rapporto orario, ossia le ex guardie mediche: potranno dare una mano ai colleghi di giorno e garantire servizi alla popolazione per una presa in carico completa del cittadino". In questo modo "sarà possibile ridurre le liste di attesa, effettuare diagnostica di primo livello nei nostri ambulatori, migliorare la gestione dei cronici a casa con squadre a domicilio, sfruttare l’innovazione tecnologica per connettere i medici in rete". Sarà anche possibile, dice la Fimmg, dare risposte a quei territori dove c’è carenza cronica di medici, a partire dal Mugello (Marradi in primis), al grossetano (Follonica) e ai paesi sulle montagne nella Toscana nord ovest. Il congresso, in programma all’Hotel Indigo, non sarà dunque solo un evento di aggiornamento, "ma un momento di confronto strategico per capire come migliorare concretamente l’assistenza sanitaria di prossimità".

Manuela Plastina