
Un teatro nel cimitero abbandonato Cirri lo acquista all’asta e lo rilancia
di Paolo Guidotti
A Massimo Cirri, voce radiofonica di Rai Radio 2, con il suo seguitissimo "Caterpillar", non fa difetto l’ironia. E già lo aveva detto, a proposito dell’asta bandita dal Comune di Palazzuolo sul Senio per l’alienazione del piccolo cimitero, da decenni dismesso, in località Salecchio, al momento della consegna della propria offerta in Comune: "Mi è stato fatto capire che non dovrebbero esserci molti partecipanti, il mercato dei cimiteri usati, qui in Mugello, ha una sua vivacità ma non eccessiva. Ho offerto 3mila euro, 3.050 per fare il grosso. Potrei essere l’unico pretendente. E avere il cimitero". L’ha avuto. Unica offerta, la sua, hanno aperto la busta, tutto regolare. Ora quel pezzo di terra circondato da mura qua e là crollate, una cappellina semidistrutta, qualche colonnina antica, ma niente più lapidi o croci, è interamente suo. "Quando lo vidi per la prima volta - ripensa - era già invaso dal bosco. Il cimitero stava affondando e a me dispiaceva. Sono stato affascinato da questo luogo".
Già da due anni, per Ferragosto, lo ha fatto diventare un luogo speciale, sede di eventi culturali, dove si fa riferimento, guarda un po’, alla morte e alla vita. Ora che lo ha acquistato in tanti gli domandano: e ora che farà Cirri col cimitero di Salecchio? "E’ tutto da decidere. Ha senso ricostruire le mura? Ci devo pensare. Pongo una domanda collettiva: a cosa può servire un cimitero usato?" E le prime ipotesi che Cirri mette in campo sono pervase dalla consueta ironia del conduttore di Caterpillar: "Un giardino di rose? Un campo di lavanda? Qualcuno mi ha perfino detto, una macchina da soldi: lo affitti per le notti di Halloween. La gente impazzisce per Halloween. Su dalla Romagna verranno a centinaia, son gente che per divertirsi fa qualsiasi cosa, pensaci...".
Un utilizzo teatrale al momento è il più gettonato, e Cirri richiama un’altra esperienza mugellana: "Al cimitero germanico della Futa, Archivio Zeta da vent’anni ci insegna che potenza amplificatrice sul teatro può avere un cimitero. Loro sono bravissimi in questo. Magari potremmo fare davvero un network di teatro nei cimiteri...".