Un tema senza sorprese: "Le tracce erano fattibili. Siamo stati fortunati". Ma prima che ansia

Oggi sotto con il secondo scritto che varia in base al corso di studi. Molti pensano a un futuro lontano dall’Italia: "Più soldi, meno precarietà".

Un tema senza sorprese: "Le tracce erano fattibili. Siamo stati fortunati". Ma prima che ansia

Un tema senza sorprese: "Le tracce erano fattibili. Siamo stati fortunati". Ma prima che ansia

Amano viaggiare, si interessano di politica ed hanno le idee piuttosto chiare sul loro futuro. Ecco i maturandi incontrati ieri al termine della prima prova. Intanto, le tracce sono piaciute. "Siamo stati più fortunati rispetto a chi ha fatto l’esame un anno fa", ammettono i maturandi. "Pirandello e Ungaretti sono più fattibili rispetto a Moravia e Quasimodo", sorridono. C’è pure chi, la notte prima degli esami, ha proprio sognato che sarebbe uscito… Ungaretti. "Sembra impossibile ma è quel che mi è capitato - sorride Irene Mostarda del liceo classico Michelangiolo -. Sono contenta di quel che ho scritto. Era una traccia interessante". "Solitamente sono molto ansiosa - aggiunge Irene, - invece la sera prima sono andata a letto tranquilla. Il mio futuro? Mi piacerebbe molto fare la psicologa". Sono 7.832 gli studenti fiorentini impegnati con la maturità. Stamani sarà il giorno della seconda prova, diversa a seconda dell’indirizzo di studi. Poi, da mercoledì della prossima settimana inizieranno gli orali. Alice D’Ettole frequenta il classico Galileo. "Ho scelto la traccia sull’elogio dell’imperfezione di Rita Levi Montalcini - racconta -. Sono stata indecisa fino all’ultimo tra Pirandello e Ungaretti, ma poi il tema dell’imperfezione è quello che mi ha catturato di più". Nel suo futuro, Alice vede o l’accademia di Belle Arti a Roma oppure, sempre a Roma, alla Sapienza, un corso di Lettere con potenziamento di cinema e spettacolo. "Cullo l’idea di un futuro improntato all’arte - dice -. Mi piacerebbe moltissimo fare la curatrice museale. Penso che studiare arte in Italia sia il top, ma poi vorrei andare a lavorare all’estero". La stessa cosa la pensano purtroppo anche altri suoi coetanei. Il motivo? "Da noi ci sono stipendi troppo bassi e la precarietà è una costante - osserva un gruppetto di liceali del Galileo -. È assurdo che l’Italia investa nella nostra preparazione, ma poi ci faccia scappare". Allo scientifico Da Vinci è piaciuta molto la traccia sull’equilibrio del terrore nella guerra fredda. "Avrei fatto volentieri anche Ungaretti, ma poi ho preferito parlare del nucleare e di quanto la ‘paura’ sia un elemento importante nei rapporti diplomatici", osserva Elena Faggioli. Nessun rito scaramantico, "ma ieri l’ansia si è fatta sentire", ammette la giovane, che una volta archiviata la Maturità studierà Fisica. Sogno nel cassetto? "Ricercatrice di fisica delle particelle". Oscar Piciocchi, anche lui del Da Vinci, è incerto se iscriversi a Scienze della nutrizione o a Biologia. "Per ora mi sento tranquillo, ma l’osso duro arriverà oggi, con la prova di matematica…", incrocia le dita.

Elettra Gullè