
Firenze, 5 ottobre 2020 - Due telefonini, uno dei quali probabilmente dedicato alla vendita, e due "basi" usate come magazzino della droga. Una molto particolare: una buca vicino a un cimitero. Un arresto e un chilo di cocaina sequestrati: è questo il bilancio di un’operazione lampo delle volanti della questura. In manette è finito un fiorentino di 28 anni: il sospetto, che dovrà essere corroborato dalle indagini, è che Luca Conti, fermato ’casualmente’ nella serata di sabato, sia uno dei maggiori "fornitori" di cocaina del quadrante nord ovest della città. Una rete di contatti che dalle Piagge, il suo quartiere, si allarga fino a tutta la Piana. Questo particolare lo suggerisce la seconda metà del sequestro effettuato in prossimità del cimitero di San Mauro a Signa, dove, in una buca, dentro alcuni contenitori sottovuoto per alimenti, aveva sotterrato 450 grammi di "neve". Ma andiamo per ordine. Sono circa le 21.30 quando gli agenti, diretti da Alfonso Di Martino, intercettano il 28enne in via della Saggina. Alla vista del 113 ha una reazione che gli operatori decifrano come sospetta. Gli chiedono di svuotare le tasche. Ha 900 euro in contanti. Due smartphone, che brillano per le notifiche. Il 28enne non regge: "confessa" che in un immobile in ristrutturazione poco distante, di proprietà della sua famiglia, ha nascosto altri soldi e della droga. I poliziotti si fanno accompagnare sul posto.
E’ vero: nell’edificio, ci sono altri contanti (2600 euro), una bilancina, scotch e nastro per confezionare le dosi, 3 etti fra hashish e marijuana e sopratutto cocaina: mezzo chilo, suddiviso in 133 "palline" già pronte per essere vendute. Il tutto era già sufficiente a far scattare le manette, ma il giovane ha iniziato a collaborare con gli agenti e ha indicato un ulteriore nascondiglio, il più ingegnoso: una buca vicino al cimitero di San Mauro a Signa, raggiungibile percorrendo una strada secondaria poco trafficata. Il pm Giovanni Solinas lo ha fatto portare a Sollicciano. Nei prossimi giorni comparirà davanti al giudice per la convalida. Mentre l’indagine prosegue suoi suoi canali.
ste.bro.