BARBARA BERTI
Cronaca

Una nuova vita per l’ex Bekaert Ge-Group punta sulle rinnovabili

Il sito di Figline e Incisa Valdarno sarà riconvertito in un polo energetico circolare agroalimentare

Una nuova vita per l’ex Bekaert Ge-Group punta sulle rinnovabili

di Barbara Berti

Passo concreto verso la reindustrializzazione dell’ex Bekaert. Così il governare Eugenio Giani commenta il progetto presentato per la riconversione del sito di Figline e Incisa Valdarno. Ieri mattina, infatti, a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, i firmatari del Protocollo per lo sviluppo e l’occupazione del Valdarno hanno incontrato Federico Parma, rappresentante della Ge-Group, l’azienda fiorentina del campo delle energie rinnovabili, che ad agosto dell’anno scorso aveva mostrato il primo interesse comprando l’area e, adesso, insieme ad altre imprese e soci privati ha avanzato un progetto per la riconversione del sito ex Bekaert. Parma ha illustrato la prime linee di indirizzo del progetto di rilancio industriale, teso alla realizzazione di un innovativo polo energetico circolare agroalimentare, totalmente autosufficiente. Nello stabilimento si insedieranno più società compartecipate e utilizzeranno anche un’area ex mineraria limitrofa che diventerà il parco fotovoltaico più grande d’Italia. L’azienda Ge-Group ha, inoltre, confermato la disponibilità a raccogliere la richiesta di Regione e sindacati di procedere all’assunzione dei 24 lavoratori ex Bekaert rimasti senza occupazione. "La Regione continuerà a seguire gli sviluppi del progetto e resta determinata a trasformare una profonda ferita per il territorio in una solida prospettiva di innovazione e capace di raccogliere la sfida della transizione energetica" le parole di Giani. "Oggi (ieri, ndr) abbiamo attraversato un importante bivio verso la reindustrializzazione: siamo davanti a un progetto che fa della versatilità la chiave per garantire occupazione e sostenibilità produttiva ed economica". sostiene Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per le crisi aziendali "Si è inserito un altro tassello al lavoro in corso sul bacino occupazionale del Valdarno" il commento di Giulia Mugnai, sindaca di Figline e Incisa Valdarno, che ha preso parte all’incontro assieme agli altri sindaci e amministratori del Valdarno aretino e fiorentino. "Come ripetuto in più occasioni per il Comune le priorità per il territorio sono sempre state due: la ricollocazione degli ex lavoratori Bekaert, ad oggi in larga parte avvenuta grazie alle battaglie sindacali e all’impegno dei centri per l’impiego, e la reindustrializzazione dello stabilimento, attualmente abbandonato, riportando i 318 posti di lavoro persi sul territorio" aggiunge la sindaca. Soddisfatta la Fiom. "Si tratta di un progetto ambizioso, virtuoso e in linea con la nostra visione di transizione energetica" è il commento di Massimiliano Rossi, responsabile di zona, ricordando che la ricerca del personale non specializzato, oltre a considerare i 24 ex Bekaert inoccupati, tenga conto di "altri ex dipendenti del territorio che vivono situazioni vertenziali, come gli adetti della Fimer di Terranuova Bracciolini.