REDAZIONE FIRENZE

Una piazza bella da impazzire: "Mai così tanti dal 1993". Massini travolto dagli applausi. In migliaia sfilano in centro

Il monologo di Scurati letto dall’arengario emoziona tutti: "Ricordare è un dovere patriottico". In piazza Santo Spirito l’evento di Firenze Antifascista, il corteo invade la città pacificamente. .

Una piazza bella da impazzire: "Mai così tanti dal 1993". Massini travolto dagli applausi. In migliaia sfilano in centro

Una piazza bella da impazzire: "Mai così tanti dal 1993". Massini travolto dagli applausi. In migliaia sfilano in centro

"Buongiorno a chi è qui per il 25 aprile e a chi è qui per imparare il suo significato, a chi la pensa come me e a chi non la pensa come me". Così il drammaturgo Stefano Massini, dall’arengario di piazza Signoria, ha aperto il suo discorso prima di leggere il famoso testo di Antonio Scurati, ’censurato’ dalla Rai, ieri mattina nell’ambito delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione d’Italia. Un monologo che poi si è concluso con due minuti di applausi provenienti dalla piazza, "una piazza così piena non ricordo di averla vista se non quando scoppiarono le bombe" ha detto riferendosi alla manifestazione per l’attentato di via dei Georgofili nel 1993. "Le due cose sono connesse: la democrazia va difesa non solo dalle bombe ma anche dalle parole" ha aggiunto. Citando poi la dichiarazione della premier Giorgia Meloni sui social - "la fine del fascismo pose basi per la democrazia" - Massini ha puntualizzato: "La fine del fascismo grazie agli antifascisti pose le base della democrazia". Dal palco, poi, il sindaco Dario Nardella, con la sciarpa rossa al collo, ha ricordato: "Anche oggi bisogna resistere e combattere per la libertà. La libertà non si conquista una volta per tutte. Certo, non sono a rischio le libertà fondamentali nel nostro Paese. C’è, però, talvolta un clima di censura, di discriminazione politica che danneggia la democrazia. Si mettono in discussione anche libertà fondamentali conquistate dalle donne e dagli italiani". Il sindaco, elencando le stragi nazifasciste che hanno interessato, in particolare, Firenze e la Toscana, ha tuonato: "E’ un dovere patriottico ricordare cosa è stato il fascismo e cosa è stata la lotta di liberazione. La memoria non è il menù di un ristorante dal quale scegliere la portata che piace di più. Non esistono vie di mezzo, non esistono aree grigie, non esiste l’ambiguità di chi non vuole riconoscere la memoria della nostra città e del nostro paese".

Dalla piazza - dove sventolavano le bandiere della Palestina e dell’Ucraina e la guerra è stata oggetto dei discorsi istituzionali - gli applausi si sono alternati ai canti di ’Bella ciao’. "Siamo antifascisti perché la nostra patria non si misura con pietre e cannoni. L’antifascismo implica una fede positiva, la contrapposizione di un mondo nuovo a quello vecchio che ha generato il fascismo" ha tuonato la presidente dell’Anpi Firenze Vania Bagni, dopo aver lasciato la parola a Camilla Scarsella, Gabriele Harf e Francesca Ignazio, tre liceali che hanno preso parte al progetto ’Percorsi resistenti. Snodi, luoghi, protagonisti della lotta di liberazione nel territorio fiorentino’, realizzato dall’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Le celebrazioni si erano aperte in piazza Unità Italiana con la deposizione di una corona di alloro in onore dei caduti. Qundi il corteo fino a piazza Signoria a cui hanno preso parte i vari candidati sindaco che poi in piazza si sono mescolati tra la folla.

Infine, almeno 2mila persone, ieri pomeriggio, si sono ritrovate in piazza Santo Spirito per il consueto appuntamento del ’25 Aprile antifascista’ e per il corteo che ha attraversato l’Oltrarno fino a giungere in piazza Tasso. Tante le bandiere pro Palestina e gli slogan contro la base Nato che dovrevbbe nascere a Rovezzano. Una piazza, tinta di rosso, dal cui palco sono stati ricordati i morti di via Mariti con l’annuncio di una manifestazione che il Primo Maggio partirà dal cantiere per arrivare in piazza Dalmazia. Tra i tanti banchini, anche quello del Collettivo della Gkn che ha animato la manifestazione a suon di tamburi.

Barbara Berti

Antonio Passanese