ELETTRA GULLE'
Cronaca

Una raccolta fondi per far ripartire la Fondazione Ciai dopo i danni dell’alluvione

A undici anni dalla scomparsa di Claudio Ciai, un gesto concreto per far proseguire i molteplici progetti sociali portati avanti con impegno e passione

Tutto il materiale da buttare

Tutto il materiale da buttare

Firenze, 19 marzo 2025 - Un aiuto concreto per aiutare la Fondazione Claudio Ciai a ripartire, dopo che è stata devastata dall’alluvione dello scorso 14 marzo. “L’acqua, non più drenata dalla collina, ha invaso ogni stanza, ha sommerso materiali, ricordi e progetti - dice Francesco, figlio di Claudio -. Abbiamo perso anche gli strumenti che utilizziamo ogni giorno per portare avanti le nostre attività. Ma c’è qualcosa che l’acqua non può portare via: la nostra determinazione e la nostra voglia di continuare a fare del bene”. Così, oggi, undicesimo anniversario dalla scomparsa di Claudio, la Fondazione lancia una raccolta fondi, “per ricordare Claudio con azioni concrete, non certo con rinunce”.

Purtroppo, lo scorso venerdì la sede, alle pendici della collina di Fiesole, è stata invasa dall’acqua. “Un fiume impossibile da arginare - scuote la testa Francesco -. Abbiamo usato anche le idrovore, ma i danni sono comunque ingenti, tra tavoli, sedie, materiali per i nostri assistiti e libri che abbiamo dovuto buttare”.

Per dare una mano alla Fondazione, il link è questo:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSffrGCs2wH0W7CKdrN4sIY2iAts5qpcCTUJEFOrtnG7lZ-KOg/viewform

Claudio Ciai fu vittima di un incidente stradale nel 2010 mentre era in viaggio per lavoro. E morì dopo quattro anni di indicibili sofferenze. Da questa storia di enorme dolore è nata una Fondazione che, dal 2014, si occupa delle vittime di incidenti stradali e di infortuni sul lavoro e, più recentemente, di disabilità a tutto tondo e di inclusione sociale. Un grande impegno, portato avanti dal figlio Francesco e dalla moglie Daniela insieme a tanti volontari, che in questi anni si è tradotto in oltre 350 persone e organizzazioni aiutate, e in una raccolta fondi per progetti sociali che supera i 250mila euro.