FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Una Toscana bollente nel 2024. E’ stato l’anno più caldo di sempre: "Rafforzare la difesa del suolo"

Il Lamma fotografa un clima estremo: anche le piogge sono aumentate del 20 per cento "Non c’è solo un continuo incremento delle temperature, ma anche un’evidente accelerazione".

Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma

Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma

Temperature medie più alte di quasi un grado e mezzo, monsoni fuori stagione, picchi di umidità. Il rapporto 2024 sull’andamento del clima in Toscana nel 2024 curato dal Lamma, mette in evidenza alcuni dati sui quali è opportuno riflettere. La presentazione, ieri mattina in Regione, alla presenza del presidente Eugenio Giani e del direttore del Consorzio, Bernardo Gozzini. I numeri fanno impressione: il 2024 è stato l’anno più caldo a livello globale; sul locale in Toscana si è registrata un’anomalia di +1.35°C rispetto al trentennio 1991-2020; e se si confrontano le temperature 2024 con le medie del periodo 1961-1990, lo scarto diventa di ben + 2.3 gradi centigradi. Anche questo gennaio 2025 sembra cominciare in piena continuità col pregresso, dato che è tra i più caldi degli ultimi 70 anni con una temperatura che è stata 2.4 °C sopra media.

"Questi dati – ha detto il presidente Giani – mettono in evidenza un aumento della piovosità del 20% rispetto all’anno precedente e un incremento della temperatura media di 1.35°C rispetto al trentennio 1991-2020. Questi dati confermano il continuo surriscaldamento globale, con effetti tangibili anche in Toscana". Nella nostra regione, lo scorso anno, dieci mesi su 12 sono stati più caldi del normale, uniche eccezioni sono novembre, -0.1 °C, e dicembre, -0.3 °C. Febbraio è stato il mese più caldo, +3.3 °C rispetto alla media, ma anche il più piovoso. Il dato anomalo di febbraio è diventato quasi una costante: i mesi di febbraio più caldi della serie storica sono stati per la Toscana il 2024, il 2022, il 2021 e il 2020. Oltre i 2 °C di anomalia rispetto alla media anche per luglio (+2.3 °C), agosto (+2.9 °C) e ottobre (+2 °C).

"Purtroppo noi climatologi sembriamo ormai un disco rotto che annuncia ogni anno un nuovo record – ha proseguito Gozzini – così anche il 2024 non smentisce questa consuetudine confermando non solo il continuo incremento delle temperature ma anche una sempre più evidente accelerazione". Tra gli eventi eccezionali ci sono i due nubifragi: l’8 settembre sulle zone occidentali della regione, giorno che ha fatto registrare l’eccezionale numero di 37 mila fulmini caduti e il 23 settembre nel basso livornese.

"Questa situazione – ha concluso Eugenio Giani – dimostra l’urgenza di azioni concrete per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. Il lavoro quotidiano degli istituti di ricerca, insieme all’impegno del Consorzio Lamma, serve a monitorare questi cambiamenti e a sollecitare interventi mirati per contrastare le trasformazioni climatiche in atto". Il 2024 è stato rilevato durante la presentazione, è stato il primo anno in cui a livello globale la temperatura media ha superato la soglia critica di +1.5 °C fissata dagli accordi sul Clima di Parigi del 2015.

Gli accordi siglati dalla comunità internazionale sottolineavano la necessità che tale incremento di temperatura non venisse raggiunto prima del 2030 e che non diventasse costante, cosa che ad oggi appare molto più probabile rispetto a 10 anni fa. Comprendere i cambiamenti climatici e provare ad arginarli serve anche per difendersi dalle problematiche che portano con sé sul fronte della difesa del suolo e della protezione civile.