ENRICO
Cronaca

Una vita tra sogni, canzoni e tv: "Porto la mia storia in teatro"

Pago, il mattatore dell’estate, racconta i suoi primi trent’anni di carriera e il nuovo spettacolo “Il protagonista“

Una vita tra sogni, canzoni e tv: "Porto la mia storia in teatro"

Pago, il mattatore dell’estate, racconta i suoi primi trent’anni di carriera e il nuovo spettacolo “Il protagonista“

Salvadori

È un mattatore dell’estate con serate su serate nei luoghi di vacanza. Come Fiorello si è formato nei villaggi vacanze vestendo i panni dell’animatore e del cantante e questo lo aiuta sul palco a coinvolgere e far ballare tutti.

Pacifico Settembre, in arte Pago, sa bene quale sia il segreto vincente: buona musica, simpatia, essere comunicativo. E poi, particolare non irrilevante, piace molto alle donne.

Pago, in quest’estate intensissima per te, che differenze vedi rispetto agli ultimi anni?

"Dal Covid c’è una voglia di divertirsi ancora più marcata. Abbiamo sofferto troppo in quell’inverno 2020. Ora si cerca di non perdere nessuna occasione per socializzare e divertirsi in modo sfrenato. In questa settimana ho quattro serate e vado dalla Sardegna, alla Toscana fino alla Romagna. È molto impegnativo ma va bene così. E con questa chiave di interpretazione si spiega perché anche i concerti registrano incassi record".

La tua formula di successo è basata sulla musica evergreen che però cantano tutte le generazioni

"Il fatto di aver vinto Tale e Quale Show nel 2020 mi ha dato ancor più popolarità. Ma io parto da lontano. A vent’anni lavoravo nei villaggi e questa palestra mi ha dato una grande padronanza del palco. Sia che mi esibisca da solo o con la band di ottimi musicisti che mi seguono. Il segreto sta in due parole: musica italiana. I successi dei nostri cantautori come Battisti, Dalla, De Gregori, Piano Daniele e tanti altri sono troppo belli e coinvolgenti. Fanno tornare giovane chi non lo è più ma li cantano a memoria anche i ragazzini che non erano ancora nati. Ho un figlio di 15 anni che scopre tutto questo con entusiasmo".

Hai già trent’anni di carriera alle spalle. Si può stilare un primo bilancio?

"Sono stati 30 anni molto faticosi, e con tanti sacrifici. Io amo la

musica e sono contento e fiero di aver raggiunto questi risultati. Sono molto felice anche perché sono stati 30 anni che ho trascorso cercando di realizzare il sogno della musica che avevo fin da ragazzo. Ogni step di questo periodo è stato un piccolo obiettivo realizzato. Non dico di avercela fatta, ma sono molto contento perché posso permettermi di fare il mestiere che ho sempre sognato di fare".

Come ogni estate che si rispetti ci sono i tormentoni che ci perseguitano

"E’ sempre stato così ma sinceramente ascolto tanti pezzi uguali che non mi entusiasmano. Poca vena artistica, tutto deve essere accompagnato dai balletti che cercano di coprire il fatto che la musica non sia di grande qualità. Anche il reggaeton può essere piacevole ma bisogna fare qualcosa di nuovo".

Come stai facendo te a livello teatrale per confermare la tua

poliedricità…

"Negli scorsi mesi ho iniziato un progetto teatrale dal titolo Il protagonista. È scritto da me, è un racconto della mia vita in musica, intercalato da monologhi e quindi dalla recitazione. Un’altra dimostrazione che i sogni si possono realizzare se uno ci crede. Ho fatto sold out al Teatro Massimo di Cagliari - conclude Pago - e questo inverno porterò lo spettacolo in giro per l’Italia".