Un’altra morte per cercare funghi: "Come evitare tragedie nei boschi"

Borgo San Lorenzo piange l’ex vigile Antonio Caporicci finito in un dirupo. Soccorso Alpino: guida anti rischi

Un’altra morte per cercare funghi: "Come evitare tragedie nei boschi"

Un intervento del Soccorso Alpino

Il giorno dopo la tragica scomparsa di Antonio Caporicci, l’ex agente della polizia municipale di Borgo San Lorenzo caduto in dirupo mentre cercava funghi nelle marronete de Le Ville, vicino alla frazione di Ronta, la comunità cittadina si è stretta intorno alla sua famiglia. Tra i tanti messaggi di cordoglio, spicca quello dell’ex collega ed ex assessore Patrizio Baggiani: "Antonio era un uomo buono e leale. L’ho conosciuto nel 1974 quando sono arrivato alla polizia municipale e avevo poco più di vent’anni. Era già in servizio e possedeva una grande professonalità. Era stato nella polizia stradale e questo lo facilitava nelle attività quando Borgo San Lorenzo era in una fase di modernizzazione. È stato come un fratello maggiore per me, poi scellse di lasciare il lavoro nei primi anni Novanta e per il comando della polizia municipale risultò una perdita. Gli ho sempre riconosciuto la capacità di svolgere al meglio il nostro lavoro e di essere riflessivo e giusto nelle attività di servizio. Ultimamente ci vedevamo spesso e gli ultimi due incontri sono stati particolarmente cordiali, ora mi appaiono come un saluto affettuoso". Nel frattempo Stefano Rinaldelli, mugellano, presidente del Soccorso Alpino e speleologico toscano, intervenuto nelle operazioni di ricerca di Caporicci, rivolge alcune raccomandazioni a chi esce per cercare funghi. "Tra i consigli più importanti – spiega – c’è quello di non andare mai da soli. Importante anche portare il cellulare ben carico, lasciare detto dove andiamo, consultare le previsioni meteo. Anche le scarpe sono importanti, perché in molti indossano gli stivali di gomma che però non danno la stessa stabilità degli scarponi. A volte anche il cestino al braccio può impedire di aiutarsi in caso di caduta, meglio invece uno zaino che contenga una bottiglia d’acqua, un telo termico, una lampadina e un maglione dato che in questi periodi la temperatura passa dai 25 gradi di giorno ai 10 di notte. Infine è importante non muoversi dal punto in cui si sono chiamati i soccorsi ed evitare l’abbigliamento mimetico".

Nicola Di Renzone