Celebrare il 198esimo compleanno di Carlo Lorenzini, conosciuto ai più con il nome d’arte di Carlo Collodi, con la tredicesima edizione del premio Pinocchio. La cerimonia si è svolta ieri nella sala delle feste di palazzo Bastogi a Firenze con Anna Maria Iacobacci, presidente dell’associazione culturale "Pinocchio di Carlo Lorenzini", e presentata da Stefano Baragli e Elena Tempestini.
Un’edizione che ha messo al centro il tema della pace, di cui lo stesso Collodi era un sostenitore per i suoi ideali di democrazia e non solo. Anche all’interno de Le avventure di Pinocchio, il burattino diventa bambino quando impara il senso del dovere.
"Carlo Lorenzini era un patriota e mazziniano. La sua religione era il dovere, come si evince dal suo romanzo più celebre e dai suoi articoli su La Nazione. Se ognuno di noi facesse altrettanto, rispettando i diritti degli altri, la pace nel mondo sarebbe assicurata" ha detto Cosimo Ceccuti, in apertura dell’evento.
"Mai come in questo periodo storico il monito del giornalista, uomo di lettere, sostenitore della democrazia, può rivelarsi di aiuto per tutti noi. Viviamo un’epoca di conflitti, in cui il dialogo e il confronto sembrano venire meno", ha detto Anna Maria Iacobacci.
Sono undici i premi consegnati, ognuno dedicato a un personaggio del romanzo. Il primo, quello dedicato a Pinocchio, è andato a Franco Vaccari, fondatore di Rondine città della pace. Il premio Mastro Geppetto all’orefice Paolo Penko, mentre il Grillo Parlante è stato affidato a Jacopo Gori, direttore di Giunti al punto. Conferito all’attore Renato Raimo il Mangiafuoco, mentre il “Gatto e volpe“, per il suo impegno per ambiente e dialettica, è andato alla sindaca di Firenze, Sara Funaro.
E poi, premiati anche Dieter Schlenker, per il suo impegno come direttore degli archivi storici dell’Unione europea; Maria Grazia Giuffrida, per la sua presidenza dell’Istituto degli Innocenti; Gianni Mercatali, per la sua attività di comunicazione e di ristorazione; Felice Limosani, per la sua arte; Paolo Bacciotti, per il suo ruolo fondamentale nell’associazionismo. Il riconoscimento per i carabinieri, infine, è andato al generale Lorenzo Falferi.
Lorenzo Ottanelli