GIULIO ARONICA
Cronaca

UniFi a sostegno dei più fragili A Novoli uno sportello di ascolto

Presentati i nuovi spazi di ’Include’, il progetto che ha come obiettivo aiutare gli studenti con disagio. La rettrice Petrucci: "Una risposta concreta alla necessità di creare un ambiente universitario inclusivo"

di Giulio Aronica

E’ un messaggio culturale ed educativo il nuovo spazio che l’Università di Firenze ha dedicato all’inclusione e alla solidarietà. Nel Campus di Novoli, è stato infatti inaugurato un servizio di orientamento e ascolto rivolto interamente agli studenti e alle studentesse in situazioni di fragilità per disabilità fisica, disturbi dell’apprendimento e svantaggio sociale. Il progetto, nato dalla stretta sinergia tra UniFi, Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi, Regione Toscana e Comune di Firenze, è l’ultimo tassello della programmazione più ampia di "Unifi Include", l’iniziativa a cura della delegata all’Inclusione e alla diversità Maria Paola Monaco che vuole favorire l’accessibilità della comunità universitaria promuovendo azioni a sostegno degli studenti stranieri, della parità di genere, dello sport e del benessere.

Ma come funzionerà questo nuovo servizio? Al nuovo sportello matricole e iscritti potranno richiedere supporto allo studio, ausili tecnologici, materiale didattico in formato alternativo, consulenza e servizi di tutorato, rivolgendosi a figure professionali qualificate, individuate in accordo con l’Ateneo e con la supervisione del Centro di riferimento regionale sulle criticità relazionali (CRCR) dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi.

"Lo spazio che stiamo presentando è una prima risposta concreta alla necessità di creare un ambiente universitario inclusivo e accogliente che combatta discriminazioni e pregiudizi - sottolinea la rettrice Alessandra Petrucci - Qui studenti e studentesse con problemi di inserimento, adattamento e progressione negli studi potranno trovare nel dialogo con docenti, tutor e personale i servizi e gli ausili necessari a supporto del proprio percorso".

Gli ambienti, contrassegnati da un grande logo studiato dal Laboratorio di Comunicazione e immagine del Dipartimento di Architettura, che sviluppa l’idea grafica dell’asterisco - simbolo di parità e tolleranza - in un gelsomino stilizzato, sono stati realizzati nel segno dell’accoglienza e dell’accessibilità dal gruppo Florence Accessibility Lab, diretto dal professor Antonio Lauria. "Un nuovo spazio privo di barriere, architettoniche e non solo - commenta l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli - L’Università di Firenze scandisce una tappa preziosa nell’esercizio del diritto allo studio attraverso passi concreti e servizi funzionali, che allargano le porte del sapere e della cultura nel segno dell’integrazione".

Un risultato che racconta il legame profondo tra l’Ateneo e l’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, unite nel sostegno alla disabilità non solo nella sua dimensione assistenziale, ma anche sociale e culturale: "Rimuovere gli ostacoli ad una piena e libera partecipazione alla vita sociale e di relazione è l’impegno fondamentale del sistema sanitario - ricorda il direttore generale dell’Aou Careggi Rocco Damone - Careggi si muove in questa direzione, in sinergia con altre istituzioni, e con iniziative già operative da tempo, come il progetto PASS, dedicato a percorsi assistenziali per soggetti con bisogni speciali".