UniFi, alla mensa di Novoli iniziativa anti-spreco alimentare

L’iniziativa si svolgerà il 6 febbraio alla mensa universitaria Caponnetto. Gli studenti potranno scegliere di non ritirare una delle pietanze previste nelle varie composizioni del vassoio e del menu. Così, aiuteranno chi ha più bisogno

Una mensa (foto di repertorio)

Una mensa (foto di repertorio)

Firenze, 2 febbraio 2023 - “Non lo mangio, ma non lo spreco”. Lunedì 6 febbraio verrà proposto, ai ragazzi che mangiano alla mensa di Novoli, un semplice gesto per sensibilizzare contro lo spreco alimentare. L’iniziativa si svolgerà alla mensa universitaria Caponnetto al Campus di Novoli in occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare.

In pratica, gli studenti potranno scegliere di non ritirare una delle pietanze previste nelle varie composizioni del vassoio e del menu. I pasti raccolti – adeguatamente confezionati e conservati, - potranno essere, così, destinati ad un’organizzazione di volontariato che quotidianamente ritira il cibo non consumato e lo distribuisce in alcune realtà di accoglienza e caritative cittadine.

L’iniziativa è promossa dall’Università di Firenze con l’Azienda Regionale per il Diritto allo studio universitario, in collaborazione con la Ronda della Carità e della Solidarietà di cui è referente Marisa Daniela Consilvio.

"La lotta allo spreco in un periodo di crisi e mancanza di risorse come questo diventa per le istituzioni una soluzione virtuosa ed efficace per dare risposte ai bisogni – afferma il presidente del Dsu Toscana Marco Del Medico -: una attività che già stiamo svolgendo con la donazione dei pasti non consumati nelle nostre mense alle associazioni del terzo settore presenti nelle città toscane sedi di università e che assume ancora più valore con questa iniziativa che coinvolge e rende protagonisti di un gesto di solidarietà gli studenti coniugando sostenibilità, supporto ai soggetti più deboli e cultura della condivisione".

“Questa azione ha una duplice valenza: da una parte, si inserisce nella filiera della solidarietà ma, dall’altra, apre una prospettiva globale, a cui proprio le giovani generazioni ci stanno richiamando.  Lo spreco del cibo provoca, infatti, un inutile stress sull’ambiente, sulla catena alimentare e sul sistema di gestione”, sottolinea la rettrice dell’Ateneo fiorentino Alessandra Petrucci.