ENRICO SALVADORI
Cronaca

Uniti dalla gavetta ai trionfi: "Prima talenti, poi grandi artisti. È questa la forza dei toscani"

Carlo Conti entusiasta per il successo dei suoi concittadini: loro nel Gotha del cinema. "Pieraccioni e Ceccherini capaci di affrontare la vita con disincanto anche nel dramma"

Migration

Firenze, 27 gennaio 2024 – Hanno condiviso la strada verso il successo. Un lungo e faticoso cammino insieme, partendo dalle feste popolari in piazza e arrivando ai vertici della conduzione di Rai1 oppure al top della produzione teatrale e cinematografica. Carlo Conti ha ben in mente il percorso di Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini e Giorgio Panariello perché in parte è stato anche il suo. Come spalla ideale nei programmi televisivi di comici partiti dalla Toscana e diventati star già da un po’. Anche se adesso vivono un nuovo momento d’oro. Che non stupisce affatto il re dei conduttori della Tv pubblica. Leonardo Pieraccioni re degli incassi con ‘Pare parecchio Parigi’, Massimo Ceccherini tra gli sceneggiatori di "Io capitano" di Matteo Garrone in corsa come miglior film straniero agli Oscar.

E’ un nuovo rinascimento di questo gruppo di artisti che conosci bene ?

"Mi fa un piacere immenso ma non sono sorpreso. Leonardo, Massimo come del resto Giorgio sono nomi che già da tempo fanno parte di diritto del gotha del cinema italiano. I risultati straordinari che stanno ottenendo ora sono frutto di una loro maturazione. Un percorso di crescita che è professionale e in generale umano per parecchi di noi. E’ una naturale evoluzione qualitativa di personaggi che con ‘Il ciclone’ nel 1996 stupirono il mondo e che hanno proseguito questo loro cammino con un grande lavoro che li sta premiando".

Pieraccioni che tratta temi di grande spessore con sensibilità e fa riflettere, oltre che divertire. Ceccherini che dà prova di poliedricità anche come autore. C’è un segreto alla base di questi successi?

"Leonardo racconta dinamiche familiari che interessano ognuno di noi, anche le nuove generazioni, perché spesso ci ritroviamo ad affrontarle nella vita di tutti i giorni. Massimo è un grande attore che si esprime molto bene anche nel racconto. Il loro successo, come quello di Giorgio Panariello, è quello dei toscani che, inutile negarlo, hanno una marcia in più".

Questo non da adesso…

"Ciascun toscano è un attore comico e drammatico al tempo stesso. E’ capace di essere frivolo e profondo e di affrontare il quotidiano con un’ironia che pochi hanno. L’essenza assoluta della toscanità è stato ‘Amici miei’ ma come non ricordare la leggerezza e la forza profonda de ‘La vita è bella’ di Roberto Benigni, la delicatezza dei film di Francesco Nuti, il sarcasmo che ti fa riflettere di ‘Benvenuti in casa Gori’ o delle commedie di Paolo Poli".

Il toscano, insomma, affronta meglio la vita

"Pregi e difetti, vizi e virtù Pieraccioni e Ceccherini sono capaci di affrontarli con ironia e disincanto anche nelle situazioni più drammatiche. Trovando il lato umano e comico in tutte le situazioni. E questo piace a tutti, anche ai più giovani che magari de ‘Il ciclone’ hanno sentito solo parlare".

Una grande soddisfazione per Carlo Conti vedere questi compagni di viaggio sulla cresta dell’onda.

"Quando nel Sanremo 2016 che presentavo Pieraccioni e Panariello arrivarono come ospiti dal fondo della sala per salire sul palco dell’Ariston mi emozionai. Pensai a tutta la gavetta che abbiamo fatto e ai sacrifici. L’impegno ce l’abbiamo messo sempre".

Leonardo ha detto che i film che realizza sono suoi figli…

"E visto il rapporto di grande amicizia che c’è fra noi e le nostre famiglie io li considero i miei nipoti".