REDAZIONE FIRENZE

Università, a Firenze la cerimonia di apertura del nuovo anno accademico

L’inaugurazione si è svolta al Teatro del Maggio Musicale fiorentino in occasione dell’anniversario della scomparsa dell’Elettrice palatina. Presenti anche la sindaca Sara Funaro e il presidente della regione Toscana Eugenio Giani

Cerimonia per l'inaugurazione dell'anno accademico 2024-25 dell'Università di Firenze (foto Marco Mori/New Press Photo)

Cerimonia per l'inaugurazione dell'anno accademico 2024-25 dell'Università di Firenze (foto Marco Mori/New Press Photo)

Firenze, 18 febbraio 2025 – Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze, questa mattina, 18 febbraio, ha dichiarato aperto l’anno accademico 2024-2025 dell’Ateneo fiorentino. La cerimonia di inaugurazione si è svolta al Teatro del Maggio Musicale fiorentino, alla presenza delle istituzioni e in occasione dell’anniversario della scomparsa dell’Elettrice palatina.

Quest’anno l’evento è stato dedicato ai 250 anni del Museo di Storia Naturale dell'Ateneo: il 21 febbraio 1775 veniva infatti inaugurata la Specola, il primo esempio in Europa di istituzione scientifica aperta al pubblico, che costituisce l'origine delle collezioni scientifiche universitarie. All'inizio della sua relazione, la rettrice Petrucci ha sottolineato la grande partecipazione agli eventi del Centenario da parte della città, destinataria e protagonista delle tante iniziative in programma. 

“L'Università di Firenze, lo dico con grande orgoglio – ha aggiunto la sindaca Sara Funaro nel suo intervento –, non è un'istituzione avulsa dalla realtà, ma vive in un costante dialogo con gli attori istituzionali, sociali, culturali e produttivi del territorio. Vive di relazioni, di continui scambi, di progetti congiunti”.

Per il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l'Università di Firenze “rappresenta una delle note distintive del nostro Dna, della nostra identità vocata alla cultura, alla formazione, alla tensione verso un livello di civiltà superiore che si ritrova proprio attraverso coloro che questa università formeranno, le nuove generazioni di laureati a cui affidiamo la nostra speranza e il nostro futuro”.

Sono 11mila le matricole che hanno scelto l'Università di Firenze lo scorso autunno, il miglior dato degli ultimi venti anni. Di rilievo, nelle materie Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics), la presenza femminile pari al 44% a fronte del dato nazionale del 36,9%. Nell'ambito della ricerca scientifica, Firenze è tra le prime dieci realtà italiane per progetti di rilevante interesse nazionale finanziati (Prin), ed è sesta per numero di progetti europei Horizon sovvenzionati.

Oltre a questo prosegue l'impegno sul Pnrr: l'Ateneo, infatti, è alla guida del partenariato Age-It, che mette al centro della ricerca la sfida di una società che invecchia, e coordina l'ecosistema dell'innovazione 'Tuscany Health Ecosystem', dedicato alle scienze della vita.

“L’università oggi sta vivendo una delle fasi più cruciali della sua esistenza – ha evidenziato la rettrice Petrucci –: il declino demografico, la competizione globale, la sempre minore disponibilità di risorse, il rischio della rapida obsolescenza dei saperi minano la sopravvivenza stessa del sistema universitario”. “Così – aggiunge – in questa situazione così fluida, l'interconnessione dei saperi, la flessibilità, il pensiero analitico e il pensiero creativo sono abilità trasversali indispensabili per navigare il futuro”.

“Per il futuro dell'Università – ha dichiarato Petrucci – c'è bisogno di una mentalità che permetta ai nostri giovani di costruire futuri sostenibili e inclusivi, incoraggiando un atteggiamento positivo verso l'apprendimento continuo, che non va disgiunto dal processo di comprensione e riflessione su se stessi”.