Università di Firenze, approvata mozione per il cessate il fuoco in Palestina

“Vittoria in Senato!”, esulta il gruppo di docenti che aveva inviato una lettera aperta per spingere l’Ateneo a prendere posizione. In piazza San Marco, il ‘contro-senato’ “per dar voce ai palestinesi che non ce l’hanno più”

Studenti pro Palestina: "Anche Unifi chiuda i rapporti con Israele"

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Firenze, 21 maggio 2024 - UniFi ha approvato la mozione per il cessate il fuoco in Palestina. Il documento, che evoca l'articolo 11 della Costituzione e lo Statuto dell'Ateneo, richiama la mozione del 19 dicembre 2023 scorso ed accoglie la lettera aperta inviata il 22 aprile scorso da 218 tra assegnisti, docenti, dottorandi e membri del personale tecnico-amministrativo.

Dunque, si chiede l'immediato cessate il fuoco e si condannano i bombardamenti di scuole, università, ospedali e luoghi di culto in Palestina e l'invasione di Rafah. E c’è l’impegno, secondo quanto appreso, per la rettrice Petrucci di portare questa posizione dell'Università di Firenze alla Conferenza dei rettori delle Università italiane (Crui) in programma il 23 maggio a Roma. Non mancano poi garanzie riguardo alla creazione di un tavolo di lavoro per la nascita di una commissione di valutazione etica sugli accordi stretti dall'Ateneo fiorentino con le università israeliane ed aziende in qualche modo collegate al conflitto in Palestina.

Eccoli gli impegni per l'Ateneo fiorentino contenuti nella mozione approvata, dopo alcune modifiche, oggi all'unanimità dal Senato accademico, presentata da studenti e personale dell'Università di Firenze, insieme a rappresentanti studenteschi di altre università e istituti, come la Normale di Pisa, che ha anche una sede nel capoluogo toscano, o l'Istituto universitario europeo di Fiesole. Ad incitare l'approvazione della mozione un presidio sotto la sede del rettorato in piazza San Marco, che ha ‘accompagnato’ la riunione del Senato accademico per tutta la mattina. «Siamo il grido altissimo e feroce di quei palestinesi che più non hanno voce», lo slogan fatto risuonare dall’”Intifada studentesca’, tra lo sventolio delle bandiere palestinesi. A pochi passi, in piazza San Marco, prosegue l'Acampada pro Palestina degli studenti.

«È la vittoria di una mobilitazione che potrebbe essere un esempio per le altre università - spiega Aida Kapetanovic, studentessa della Normale e tra gli organizzatori della protesta -. La nostra mobilitazione va avanti, vedremo in che forma, affinché la rettrice Petrucci mantenga l'impegno preso di portare questa posizione alla Crui». «In questo momento - ha aggiunto - è in corso una passeggiata rumorosa nella varie sedi universitarie fiorentine per condividere con tutti gli studenti il risultato raggiunto».

Tornando al documento, in relazione allo scenario internazionale e in particolare ai drammatici sviluppi della situazione a Rafah, il Senato accademico dell'Ateneo fiorentino «riconosce la necessità dell'Università di dare seguito ai valori costituzionali e statutari, rendendosi attivo e concreto agente di pace e lavorando all'interno delle proprie sedi decisionali in tale direzione”. Il documento, spiega una nota, esprime il dolore della comunità universitaria fiorentina “per i numerosi conflitti in atto in diverse parti del mondo e le enormi sofferenze che producono nelle popolazioni civili coinvolte”; inoltre, il Senato accademico, recita la mozione, “si unisce a tutte le voci che chiedono l'immediato cessate il fuoco nei territori palestinesi, l'interruzione di ogni operazione militare in atto e il contemporaneo rilascio degli ostaggi”. Infine, “condanna con forza il bombardamento e la distruzione delle Università palestinesi, così come degli ospedali e delle altre strutture a uso civile e religioso, sottolineando i rischi per l'incolumità a cui la comunità accademica palestinese e tutta la popolazione sono quotidianamente esposti”.

Durante la seduta del Senato sono state deliberate anche quattro borse di studio per studenti provenienti da Ucraina, Palestina e altri Paesi in guerra. Lo riferisce lo stesso ateneo spiegando che «ciascuna borsa ha un valore di 15.000 euro per ogni anno di corso e consentirà l'immatricolazione o iscrizione a corsi di laurea e di laurea magistrale» a Firenze. Secondo quanto previsto dal bando, i vincitori della selezione «potranno beneficiare di servizi di tutorato, di servizi personalizzati per studenti con disabilità o disturbi specifici per l'apprendimento e servizi di counseling psicologico».