ELETTRA GULLE'
Cronaca

Un’orchidea per Beatrice: dieci anni dopo, una scuola per far sbocciare il futuro

La Fondazione Claudio Ciai e Agata Smeralda insieme per realizzare un sogno d’amore e di speranza nella Repubblica Centrafricana

Un momento della serata

Un momento della serata

Firenze, 24 aprile 2025 - I progetti della Fondazione Claudio Ciai si spingono fino alla Repubblica Centrafricana. È lì che, grazie alla collaborazione con il progetto Agata Smeralda, sorgerà una scuola, che verrà dedicata a Beatrice Trambusti. Beatrice, che a 10 anni dalla sua scomparsa è stata ricordata ieri sera da tantissimi amici e colleghi durante una serata al The Social Hub Belfiore, era la sorella minore di Daniela, vedova di Claudio Ciai e mamma di Francesco, colonna portante dell’associazione dedicata al padre, che si occupa di inclusione a 360 gradi. In questi anni la Fondazione ha aiutato tantissime persone con storie di fragilità alle spalle. Ma adesso l’impegno prosegue e si rafforza ancora di più, in nome di Beatrice, una donna speciale, una guida per la Fondazione Ciai, di cui fece parte sin dal primo comitato direttivo.

Quando Beatrice morì, oltretutto appena due mesi e mezzo dopo il marito, i suoi figli gemelli, Elena e Gabriele, allora 14enni, rimasero orfani. Ma dai dolori più indicibili possono nascere grandi storie di amore e di coraggio. I ragazzi sono stati adottati da Daniela e da Francesco e, da lì, con determinazione, hanno giorno dopo giorno ricostruito i tasselli della loro esistenza e scoperto di avere una forza che prima non avrebbero neanche mai immaginato.

“Beatrice era colei che portava pace. Solare e luminosa, sapeva arrivare dritta al cuore delle persone”, ha detto la sorella Daniela con voce rotta dall’emozione. E ancora: “Il fatto che, dopo dieci anni dalla sua scomparsa, si sia così tanti a ricordarla significa che lei ha davvero lasciato il segno”. Simbolo della serata e del progetto, l’orchidea. Un fiore che la famiglia Ciai ha inaspettatamente visto sbocciare, dopo “cinque anni di calma piatta botanica”. “La pianta che mi aveva regalato la zia - ha detto Francesco, - proprio per i 20 anni di Elena e Gabriele è rifiorita, con due fiori. Un segno del destino. Un simbolo di rinascita e di amore che continua”.

E proprio da questa immagine è nata l’idea più bella: realizzare una scuola dedicata a Beatrice nella Repubblica Centrafricana, dove ogni giorno si lotta contro fame, malattia, guerra. Una terra che Beatrice sognava di visitare, e che ora, grazie a chi le ha voluto bene, diventerà il luogo in cui far nascere un nuovo fiore di speranza.

“La rivoluzione parte dai banchi di scuola”, ha detto Mauro Barsi, presidente di Agata Smeralda. “Costruiremo insieme un edificio con quattro aule, per accogliere tanti bambini e offrire loro un futuro. Un futuro che profuma di orchidee”.

A chiudere la serata, una canzone scritta e dedicata a Beatrice dal nipote Francesco, che è stata cantata dal consigliere Andrea Ciulli.

Per chi volesse contribuire al progetto: IBAN Fondazione Claudio Ciai – IT50N0503402802000000002751 – causale: “Beatrice e i suoi fiori”