REDAZIONE FIRENZE

Un’ordinanza per la tutela dei nidi di rondine

Singolare scelta del Comune che avalla il progetto, inaugurato ieri, della comunità della Pieve di Giogoli. Soluzioni anche contro lo sporco

La rondine è un uccello mistico. Non rappresenta solo la primavera, ma anche il ritorno a casa, la speranza e l’arricchimento dell’anima. Da Scandicci parte un progetto per proteggere i nidi di questi volatili, non a caso la prima iniziativa nasce da un luogo ugualmente mistico, ossia la comunità della Pieve di Giogoli.

Il progetto, inaugurato ieri pomeriggio, si chiama ‘Il corridoio delle rondini, eredità vivente di don Giorgio Mazzanti’, il parroco di Giogoli scomparso qualche tempo fa. E’ stato realizzato dalla parrocchia in collaborazione con Lipu Firenze, Monumenti Vivi e il patrocinio del Comune di Scandicci, è stato curato da Don Antonio Lari, Don Giovanni Momigli, Giovanna Spoti, Lorenzo Stefanini e Wan Fu Tung della comunità di Giogoli. E stato steso un semplice telo trasparente, per proteggere e conservare pulito un corridoio della chiesa. Una protezione non impattante che permette di tutelare la presenza dei nidi realizzati negli anni dalle rondini tra le travi e i travicelli sovrastanti il passaggio, eliminando al tempo stesso il problema della sporcizia.

Negli ultimi anni gli uccelli al rientro dalle migrazioni hanno potuto nidificare in quell’ambiente sicuro grazie al priore di Giogoli Don Giorgio Mazzanti, scomparso proprio nel mese di marzo di un anno fa, che lasciava aperto un passaggio apposta per garantire alle rondini di uscire in volo, e poi rientrare a riposarsi nel proprio rifugio in piena libertà. Proprio l’impegno necessario a mantenere pulito l’ambiente, che avrebbe messo a rischio la permanenza dei nidi, ha spinto i parrocchiani di Giogoli a trovare una soluzione più duratura. L’amministrazione di Scandicci ha fatto il resto.

"La semplicità del rimedio rende ancora più prezioso questo progetto, così come il messaggio che ci trasmette – dice l’assessore all’Ambiente Barbara Lombardini – ringraziamo gli organizzatori di questo progetto proprio per l’invito che rivolgono a tutti noi, ovvero di proteggere con ogni accorgimento possibile i nidi che le rondini fanno sui nostri edifici. Accogliamo l’appello e facciamo anche noi la nostra parte, con un’ordinanza del Comune che vieta la rimozione dei nidi nel periodo della nidificazione".

Oltre all’assessore Lombardini, all’evento erano presenti la delegata Lipu Firenze Daniela Burrini, il professor Luigi Cenerelli docente dell’Istituto superiore Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo, Mauro Ferri veterinario dell’associazione Monumenti Vivi e Paolo Maria Politi, studioso della rondine.

Fabrizio Morviducci