REDAZIONE FIRENZE

Urologia, i nuovi robot cambieranno la sanità: maxi convegno a Firenze

Careggi ospita tre giorni di dibattiti e conferenze con luminari da tutto il mondo

Il professor Andrea Minervini

Firenze, 12 settembre 2023 – La fine del monopolio robotico determinerà grandi risparmi per la sanità pubblica del futuro. In questo scenario si colloca il congresso annuale della Società europea di chirurgia robotica (Erus 2023) che si terrà mercoledì, giovedì e venerdì a Careggi.

Si tratta di un evento prestigioso con la partecipazione di oltre ottocento urologi da tutto il mondo e dei maggiori esperti di chirurgia robotica a livello internazionale.

Quarantadue saranno gli interventi che durante la tre giorni di lavori saranno trasmessi in diretta dalle sedi di Firenze, Milano, Bologna, Alst (Belgio), Pechino e Chicago.

Di questi, ventidue saranno eseguiti nelle sale operatorie dell’urologia dell’azienda ospedaliero universitaria Careggi. I complessi interventi di chirurgia oncologica e ricostruttiva verranno eseguiti con l’ausilio delle due piattaforme robotiche più innovative (Hugo Ras MedTronic e Da Vinci Intuitive).

Sono passati quarant’anni dal primo storico intervento chirurgico realizzato con l’assistenza di uno strumento high tech, che si poteva definire robot, per la precisione Arthrobot: per la protesi al femore.

E dal 1983 a oggi il paradigma della chirurgia robotica è rimasto identico: arti robotizzati sempre più sofisticati, precisi, affidabili manovrati dall’intelligenza umana dei chirurghi. Le potenzialità robotiche in termini di stabilità, resistenza, articolazione dei movimenti a 360 gradi e regolazione della forza superano quelle umane.

E la svolta sarà proprio la fine del monopolio. Prima c’era solo Intuitive. Oggi è sul mercato il nuovo robot Medtronic e anche il robot Cmr.

Poi nuovi robot sono in attesa di approvazione europea come il Medicaroid giapponese; nel 2025 arriverà anche il nuovo attesissimo targato Johnson & Johnson.

Il convegno a Careggi è organizzato dal professor Andrea Minervini, direttore della Urologia oncologica mininvasiva robotica e andrologica, nonché membro dell’Erus board, e il professor Alberto Breda, presidente dell’Erus e direttore del reparto di urologia della Fondazione Puigvert di Barcellona.

Firenze non è nuova a questo tipo di eventi di respiro internazionale. Con oltre 1400 interventi di chirurgia robotica eseguiti nell’ultimo anno, l’urologia fiorentina si conferma costante punto di riferimento per la chirurgia robotica non solo a livello Italiano ma anche a livello internazionale.

Ilaria Ulivelli