di Francesco Ingardia
"Preso atto" del verdetto della commissione Ansfisa in seno al ministero dei Trasporti per la fase di pre-esercizio della Vacs, si aprono ora venti giorni delicatissimi fronte traffico. Vuoi per il periodo natalizio, vuoi per la gincana di cantieri sparsi per Firenze. Vuoi per i colli di bottiglia e maxi code registrate nei giorni scorsi a causa delle prove di sistema che hanno rivisto al rialzo i tempi di percorrenza di viale Lavagnini in direzione Donatello: dai trenta ai quaranta minuti per una porzione di strada lunga a spanne 800 metri.
Siamo alle battute finali prima di salire a bordo della Vacs, la variante al centro storico pensata per collegare il tratto tramviario che va da piazza San Marco a piazza della Libertà. Palazzo Vecchio sperava di incassare un verdetto più benevolo di quello emesso dalla commissione. Tale da consentire il primo viaggio sulla nuova linea entro Natale. Così, come appurato, non sarà. Sommando i tempi richiesti per gli adempimenti e prescrizioni terminali alle prove di sistema da parte delle ditte impiegate tra la fine di questa settimana e l’inizio di quella prossima, più i venti giorni per il pre-esercizio, di fatto, la Vacs sarà a disposizione dei fiorentini da gennaio 2025. Entro le prime due settimane del mese, l’auspicio del Comune.
Nel frattempo l’assessorato all Mobilità, oltre a "prendere atto" della decisione della commissione romana, è al lavoro per favorire il collaudo urgente legato ai tempi semaforici. Altro nodo altrettanto delicato da gestire.
Oltre tre ore è durato il primo "tavolo urgente di confronto" convocato ieri pomeriggio dall’assessore Giorgio con i tecnici del Comune e di Firenze Smart, i rappresentanti di Tram spa, di Gest, della direzione lavori (Architecna) e delle ditte che si occupano in specifico della parte impiantistica e dei semafori. Missione: individuare tutti gli accorgimenti necessari a minimizzare l’impatto del pre-esercizio e poi della fase a regime della Vacs sulla viabilità, ottimizzando i tempi semaforici che regolano il passaggio della tramvia sugli incroci stradali.
Nell’incontro di ieri "è stato individuato un metodo di lavoro congiunto fra il gestore dei semafori cittadini (Firenze Smart) e le ditte che realizzano il sistema di segnalamento tramviario e semaforico, in modo da ottimizzare il funzionamento degli impianti sin dalle fasi di pre-esercizio e nella fase a regime. Sulla base di quando visto nelle prove dei giorni scorsi sono state definite delle migliorie (difficili da individuare senza le prove dal vero) per ottimizzare in particolare gli impianti degli incroci Strozzi-Lavagnini, Libertà-Cavour e Matteotti-La Marmora, che saranno implementate nei prossimi giorni, prima della ripresa del pre-esercizio", le precisazioni di Palazzo Vecchio.
Mentre da oggi, sarà un tavolo tecnico di confronto, per sia definire soluzioni generali che specifiche, potendo intervenire diversamente in diverse fasce orarie e in diverse zone della città. Una analisi complessiva quindi che riguarderà ogni incrocio e fermata. Prima dell’entrata in funzione della Vacs, sarà necessario il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio da parte della Regione Toscana.
Durante il pre-esercizio, tutti gli autisti di GEST devono poter condurre il tram per prendere familiarità con la linea. In questa fase i regolatori in sala radio verificheranno i tempi di percorrenza e i manutentori visioneranno gli impianti per comprendere i tipi di intervento da effettuare e la gestione di eventuali emergenze.