Vaiolo delle scimmie, i contagiati salgono a dodici

Il numero di persone colpite dal vaiolo delle scimmie in Toscana sale a 12. La Asl Toscana Centro sta indagando sull'origine del contagio e i punti di contatto tra i soggetti infetti. La malattia, di origine africana, si manifesta con sintomi simili al vaiolo ma tende a guarire spontaneamente. I contagi possono avvenire attraverso il contatto fisico o con animali infetti. I pazienti sono in isolamento e in buone condizioni.

Sale a 12 il numero delle persone colpite dal vaiolo delle scimmie (monkeypox) in Toscana. Ieri un ulteriore caso è infatti emerso in provincia di Firenze e la Asl Toscana Centro sta lavorando per capire la possibile origine del contagio ed eventuali punti di contatto con gli altri soggetti infetti. Per gli undici casi precedenti è stato invece già verificato il punto in comune: due feste, avvenute entrambe in provincia di Firenze; la prima organizzata per l’ultimo dell’anno in un locale di Firenze e l’altra nei giorni successivi in provincia. Il primo contagio è stato scoperto nella seconda settimana di gennaio, quando un medico di famiglia del Mugello ha osservato i sintomi e sottoposto ad accertamenti un paziente, poi risultato positivo. Nei giorni successivi sono state verificate le altre positività al vaiolo delle scimmie, relative a undici uomini fra i 26 e i 46 anni, che avevano partecipato alle due feste in questione. Sono tutti in buone condizioni, in isolamento. "Non è una malattia grave – spiega Renzo Berti, direttore della Prevenzione dell’Ausl Toscana Centro – e di solito si risolve spontaneamente in 24-48 giorni, ma è importante che chi ha sintomi si rivolga subito a un medico e rispetti l’isolamento".

Al momento due persone contagiate sono in isolamento in provincia di Prato, due a Pisa, uno ad Arezzo e sette in provincia di Firenze. Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale infettiva rara originaria dell’Africa centrale e occidentale, ormai approdata in varie parti del mondo. Si manifesta con sintomi simili a quelli del vaiolo, ma tende a guarire spontaneamente. La trasmissione può avvenire attraverso il contatto fisico stretto tra persone infette, a maggior ragione se di tipo sessuale e con rapporti non protetti, ma si possono verificare contagi anche attraverso biancheria sporca o animali infetti. La malattia è approdata nel 2003 negli Stati Uniti, a seguito dell’importazione di mammiferi malati. Nel 2022 l’arrivo in Europa, con focolai non riconducibili a viaggi o a animali, ma alla trasmissione fra esseri umani.

Lisa Ciardi